"Mi ha colpito una frase della
presidente del consiglio degli studenti dell'università di
Padova Emma Ruzzon, pronunciata nel corso dell'inaugurazione
dell'anno accademico": introduce così il suo discorso Fabio
Pinelli, vicepresidente del Consiglio Superiore della
Magistratura alla Luiss di Roma per il progetto "Legalità e
Merito". "La studentessa disse che secondo lei viviamo in un
sistema meritocratico, competitivo e che i giovani sono
angosciati dall'idea di stare al passo con lo studio e con i
compagni. Parole che mi hanno fatto riflettere", continua
Pinelli. "Rispetto alle preoccupazioni della studentessa -
continua - la risposta che voglio dare è quella di rifarsi ai
principi della Costituzione, perché lì dentro legalità e merito
si trovano all'interno di un perimetro virtuoso e positivo che
non rischia di cadere nell'eccesso". A questo punto il
vicepresidente cita alcuni articoli della Costituzione ribadendo
come "I padri costituenti abbiano immaginato una realtà sociale
sanamente competitiva e connaturata ad un dovere solidaristico".
E sono l'articolo 34, 97 e 3 della Costituzione, per
sottolineare che "l'obiettivo ultimo della democrazia è quello
di garantire parità e uguaglianza, insieme al progresso",
conclude Pinelli.
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