"L'anniversario di oggi
rappresenta una vita intera e non è un caso che io abbia voluto
trascorrere questo giorno qui a Bergamo, perché questa città ha
un doppio valore: quello del carcere, dove mio padre è stato
rinchiuso, ma anche quello della rinascita". E' quanto ha detto
oggi pomeriggio Gaia Tortora, intervenendo a Bergamo alla
presentazione del suo libro 'Testa alta, e avanti', edito da
Mondadori e presentato nella Sala Galmozzi con il sindaco
Giorgio Gori e il senatore pd e giornalista Filippo Sensi
nell'occasione del quarantesimo anniversario dell'arresto del
padre Enzo, ingiustamente accusato di associazione camorristica
finalizzata al traffico di droga, salvo infatti poi essere
completamente scagionato e vittima di un clamoroso errore
giudiziario.
Il Comune di Bergamo ha voluto dedicare proprio a Enzo
Tortora il giardino della riqualificata piazza Dante, nel centro
della città e di fronte alla Procura. "Questa dedica rappresenta
una scelta di speranza - ha detto Gaia, anche lei giornalista e
scrittrice - perché papà ha passato nel carcere di Bergamo
diverso tempo, dopo essere stato a Regina Coeli, ma non volevo
che Bergamo fosse legata al suo nome soltanto come luogo del
dolore. La scelta di dedicargli un luogo vicino alla procura è
simbolica e invita alla riflessione sul tema della giustizia".
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