"Non mi posso pacificare con
persone che non hanno chiesto mai scusa. A nove anni mi hanno
distrutto la vita, come si fa a dimenticare?". È il ricordo di
Antonella, sorella di Stefano e Virgilio Mattei, i figli del
segretario della locale sezione del Movimento sociale italiano,
Mario Mattei, uccisi a 22 e 8 anni fa nel rogo di Primavalle,
portato a termine da componenti di Potere Operaio. Oggi, per la
riccorrenza dei 50 anni dall'episodio, il presidente della
Regione Lazio, Francesco Rocca ,assieme all'assessore alla
cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, seguiti dal ministro
della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dal vice presidente della
Camera Fabio Rampelli e dal vice presidente al Senato, Maurizio
Gasparri, hanno deposto una corona d'alloro e tre corone di
fiori in via Bernardo da Bibbiena
"La giustizia italiana non ci ha aiutato - ha sottolineato
la donna
rivolgendosi al governatore -. È importate non avere più
violenza ma va detto che i miei fratelli non sono come gli
altri. Primavalle, Stefano e Virgilio, sono oltre un'idea
politica. È stata una barbarie", ha tuonato la donna che,
girandosi verso il ministro Sangiuliano, ha quindi ripetuto:
"Bisogna avere giustizia".
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