A 50 anni dal rogo di Primavalle,
Roma ricorda uno degli attentati più atroci degli Anni di piombo
nella Capitale. Il 16 aprile, giorno dell'anniversario della
strage, la sala della Protomoteca del Campidoglio ospiterà le
celebrazioni in ricordo di Stefano e Virgilio Mattei, i due
fratelli morti nel blitz incendiario ad opera di estremisti di
sinistra nel 1973. Un evento da sempre divisivo sul quale, oggi,
l'associazione "fratelli Mattei" lancia un appello ad una
"memoria che informa, ma che non giudica", come spiega lo stesso
titolo dell'iniziativa di domenica prossima. Per l'occasione,
inoltre, Poste Italiane presenterà il francobollo realizzato per
i 50 anni della strage, alla presenza - tra gli altri - anche
del ministro Adolfo Urso.
All'iniziativa, durante la quale sarà anche proiettato un
video ricordo, prenderanno parte sia esponenti di centrodestra,
come il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, che di
centrosinistra, come il senatore del Pd, Walter Verini, che
proprio oggi in Aula hanno voluto ricordare il "barbaro
assassino" dei due ragazzi, di 8 e 22 anni, la cui unica 'colpa'
fu quella di essere di figli del segretario politico della
sezione del Movimento Sociale Italiano, Mario Mattei. Nella
notte del 16 aprile 1973, un gruppo di estremisti della sinistra
extraparlamentare versò benzina sotto l'uscio della loro casa
per poi appiccare il rogo. I fratelli, due dei sei, tentarono
vanamente di raggiungere la finestra dell'appartamento di via
Bibbiena finendo per restare vittime delle fiamme, mentre il
resto della famiglia riuscì a salvarsi seppure riportando ferite
ed ustioni. Un attentato per il quale furono condannati tre
esponenti di Potere Operaio. Achille Lollo, Marino Clavo e Manio
Grillo, e sul quale la famiglia non ha mai smesso di chiedere
giustizia: Clavo e Grillo furono da subito latitanti e Lollo è
morto in Italia dopo che la sentenza fu dichiarata prescritta.
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