La Sapienza rinnova le celebrazioni
del Giorno della Memoria, per ricordare le vittime della Shoah,
delle leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini
ebrei e degli italiani che hanno subito la deportazione, con una
serie di eventi che testimoniano il contributo della comunità
accademica e scientifica dell'Ateneo.
"Con le attività previste per quest'anno vogliamo continuare
a coltivare la memoria. - dichiara la rettrice Antonella
Polimeni - Crediamo che la narrazione e l'analisi degli orrori
del passato siano lo strumento più efficace per evitare che
questi si ripetano. Iniziative importanti in un momento storico
caratterizzato purtroppo da violenze, violazioni dei diritti
umani e conflitti bellici insensati.
In particolare quest'anno vogliamo ricordare chi, nella nostra
Comunità Sapienza, ha subito in prima persona le persecuzioni
razziali perpetrate dal regime nazi-fascista. Abbiamo il dovere
di conservare la memoria con gli strumenti di una grande
comunità scientifica, ovvero la ricerca, l'indagine e
l'archiviazione storica, la trasmissione, soprattutto alle
giovani generazioni, dei valori democratici, del senso della
convivenza civile, del rispetto della dignità propria e degli
altri".
Le attività inizieranno giovedì 26 gennaio con il convegno
L'Università di Roma e le leggi razziali del 1938, alle ore
11,30 presso l'Aula degli Organi collegiali del Palazzo del
Rettorato.
Dopo l'apertura, con i saluti istituzionali della rettrice
Antonella Polimeni e di Mario Venezia, presidente della
Fondazione Museo della Shoah, seguiranno due sessioni di lavori,
la prima coordinata da Umberto Gentiloni Silveri e la seconda da
Serena Di Nepi, con l'obiettivo di analizzare e ricostruire da
diversi punti di vista l'impatto delle leggi razziali e in
generale dell'antisemitismo sull'università.
Verrà inoltre presentata una piattaforma online che intende
censire, selezionare e rendere consultabile la documentazione
relativa alla politica antisemita e all'espulsione degli ebrei
dall'Università di Roma in conseguenza delle leggi razziali del
1938.
Durante la giornata sarà svelata nell'atrio dell'Aula magna del
Rettorato una targa commemorativa dedicata "alle donne e agli
uomini dell'Università di Roma vittime dell'applicazione delle
leggi razziali del 1938, della persecuzione antiebraica e
dell'indifferenza di tanti".
Villa Mirafiori, sede del Dipartimento di Filosofia in via
Carlo Fea 2, ospiterà due appuntamenti:
- venerdì 27 gennaio alle ore 14.00 nell'Aula V avrà luogo il
seminario Sulle tracce di nomi propri, curato dei docenti
Orietta Ombrosi e Giovanni Licata, che vuole ricordare la storia
di quattro donne ebree, vittime della Shoah attraverso le loro
biografie;
- in Aula Cappelletta, il 26 e il 27 gennaio è prevista la
proiezione continua del documentario Shoah di Claude Lanzmann.
Nel pomeriggio del 27, alle ore 17.30 presso il Nuovo teatro
Ateneo, il Centro Sapienza CREA presenterà per la prima volta in
Italia, in una inedita versione ridotta, lo spettacolo La strada
promessa (The Eternal Road, 1937) - idea di Max Reinhardt, testo
di Franz Werfel, musica di Kurt Weill. La musica sarà eseguita
da MuSa Classica diretta dal Maestro Francesco Vizioli.
Leggeranno i testi Francesca Gatto, Gabriele Ferrara e Eleonora
Stranges. La regia e l'adattamento scenico sono di Sonia
Bellavia.
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