In occasione del 21esimo anniversario
dell'omicidio di Gaetano Marchitelli, il 15enne ucciso per
errore durante una sparatoria davanti a una pizzeria, il sindaco
di Bari Vito Leccese questa mattina ha deposto una corona di
fiori sulla lapide di piazza Umberto I, a Carbonara, che ricorda
la giovane vittima innocente di mafia. Alla cerimonia sono
intervenuti la presidente del Municipio IV Maria Chiara Addabbo,
l'assessora regionale alla Cultura, Legalità e Antimafia sociale
Viviana Matrangola e il responsabile del presidio di Libera Bari
don Angelo Cassano.
"Oggi - ha detto il primo cittadino - ci ritroviamo qui, a
ventuno anni da quella drammatica serata, per ricordare Gaetano
sotto il murales che lo ritrae sorridente. Lo dico spesso,
ricordare non deve un mero esercizio: abbiamo il dovere di
conservare la memoria delle troppe vittime innocenti di mafia
affinché tutti possano schierarsi con chiarezza dalla parte
giusta".
Leccese ha ricordato che "Peppino Impastato diceva che siamo
chiamati a fare una scelta di campo, da un lato ci sono i buoni,
coloro che credono nella forza del bene, dall'altro coloro che
cedono al fascino del male. Sappiamo anche che la strada è in
salita ma la direzione è quella giusta: per questo ho voluto
istituire un assessorato alla Legalità e all'Antimafia sociale,
potenziando anche le competenze interne alla macchina
amministrativa".
Bari, ha puntualizzato ancora il sindaco, "non è più la
stessa città degli anni '90, in cui 14 clan criminali
controllavano militarmente il territorio e la malavita
incendiava teatri, faceva saltare in aria i direzionali delle
aziende. Bari ha avuto uno scatto d'orgoglio, certo. Ma questo
non basta, non dobbiamo abbassare la guardia".
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