Tutte le maggiori organizzazioni
sindacali della scuola - Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e
Anief regionali - si dicono "convinte dell'impossibilità di
procedere tempestivamente a ulteriori cambiamenti nell'assetto
scolastico laziale per l'anno scolastico 2024-25" ed hanno
unitariamente chiesto all'assessore regionale Schiboni di non
procedere ad alcuna altra operazione di dimensionamento, salvo
quelle eventualmente proposte dalle province. Pur ribadendo la
netta contrarietà alle nuove norme nazionali sul
dimensionamento, i sindacati si sono resi disponibili sin d'ora
ad un confronto in funzione delle operazioni di dimensionamento
per l'anno scolastico 2025-26.
"Ciò consentirà di avere il tempo necessario per effettuare
le dovute interlocuzioni con i singoli territori e le scuole
interessate, con l'obiettivo di prevedere un piano di
dimensionamento che sia coerente con i piani di sviluppo e di
miglioramento della rete scolastica laziale, oltre che di
rafforzamento dell'offerta formativa", spiegano.
Infine, le organizzazioni sindacali regionali della scuola
hanno chiesto che venga convocata, anche in tempi rapidi, la
Conferenza regionale per l'istruzione, indipendentemente dalle
decisioni che prenderà l'Amministrazione regionale nei prossimi
giorni, ritenendo necessario "che tutte le voci siano ascoltate,
come indispensabile momento di confronto, per trovare una
soluzione che sia condivisa e vantaggiosa per tutti".
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