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Scuola: sondaggio, il 69% degli italiani la giudica male

Scuola: sondaggio, il 69% degli italiani la giudica male

Quorum-Youtrend per Sky Tg24. E il 63% preferisce la pubblica

ROMA, 11 settembre 2023, 13:18

Redazione ANSA

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Il 69% degli italiani giudica la nostra scuola negativamente, anche perchè sarebbe carente per le lingue straniere e gli insegnanti; inoltre, quasi quattro italiani su cinque valutano negativamente la qualità delle strutture scolastiche: questi alcuni dei dati emersi da un sondaggio realizzato da Quorum/YouTrend per Sky TG24.
    Secondo lo studio un italiano su due (51%) giudicherebbe negativamente la qualità degli insegnanti, giudizio che prevale tra i 18-34enni (62%). In controtendenza la maggioranza degli elettori Pd che per il 59% danno un giudizio positivo. Anche sull'insegnamento delle materie tecniche e professionalizzanti prevalgono i giudizi negativi (49%), nuovamente accentuati tra i giovani (56%). In questo caso sono in controtendenza gli elettori di centrodestra: giudizi positivi il 54% degli elettori di Fratelli d'Italia e per il 56% degli altri elettori di centrodestra. Prevalgono poi i giudizi positivi per l'insegnamento delle materie umanistiche (48%) e delle materie scientifiche (51%).
    Secondo il sondaggio la maggioranza gradirebbe un aumento delle ore di inglese (67%), delle altre lingue straniere (52%), italiano (52%) e delle materie scientifiche (42%). Una quota consistente (42%) ridurrebbe le ore di latino e quelle di filosofia (35%). Gli over 55 aumenterebbero le ore di matematica (46%) e storia (36%), mentre i giovani manterrebbero l'orario attuale (42% e 53% rispettivamente). Al contrario la maggioranza dei 18-34enni ridurrebbe le ore di filosofia (42%), mentre gli over 55 manterrebbero l'orario attuale (38%) o aumenterebbero le ore (19%). Infine, per l'82% i prezzi del materiale scolastico sono troppo alti, solo per l'8% sono equi.
    Il sondaggio è stato realizzato con metodologia CAWI tra il 6 e il 7 settembre 2023 su un campione di 800 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagata per quote di genere ed età incrociate stratificate per titolo di studio e ripartizione Istat di residenza. Il margine d'errore è del +/- 3,5% con un intervallo di confidenza del 95%.
   

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