"E' fondamentale parlare e non
restare in silenzio": a lanciare il messaggio è Marco Valerio
Cervellini, responsabile per la Polizia postale delle campagne
educative rivolte ai minori. Intervenuto a Perugia a un convegno
su 'Privacy and security in social media' con il quale sono
stati celebrati i 20 anni dell'istituzione del Corpo.
Cervellini si è soffermato sull'importanza delle campagne di
sensibilizzazione e prevenzione verso certi fenomeni.
"Intervenire quando il minore è stato violato, abusato o
addirittura indotto al suicidio è una grande sconfitta per noi
operatori della sicurezza e per la società civile - ha detto -,
che spesso e volentieri fa finta di non conoscere il fenomeno
per non affrontarlo. Noi come Polizia di Stato, andiamo nelle
scuole ad ascoltare i ragazzi e non a giudicarli, diamo loro dei
consigli utili su come sfruttare la rete e la tecnologia e non
al contrario farsi sfruttare e correre dei rischi".
"La risposta dei giovani - ha spiegato Cervellini - è
straordinaria. Noi abbiamo creato un diario di bordo con la
campagna 'Una vita da social', con una pagina Facebook dove i
ragazzi ci scrivono, ci chiedono consigli, ci chiedono
aiuto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA