Giovani diplomati e laureati in
possesso di competenze ed esperienze nei settori della ricerca,
monitoraggio, analisi e contrasto della minaccia cibernetica,
con particolari capacità di analisi nel settore cyber con
riferimento ai contesti geopolitici, ma anche conoscenze degli
strumenti e delle tecniche relative al data mining, all'analisi
del web, dei social media e competenze nell'analisi strutturata
di ingenti quantità di dati su database complessi. E' questo il
profilo degli esperti in materia di cyber security che i Servizi
di Informazione ricercano con un bando pubblicato oggi sul sito
istituzionale del Sistema di Informazione per la Sicurezza della
Repubblica, www.sicurezzanazionale.gov.it. Il termine ultimo per
presentare la domanda è l'8 marzo.
Le domande saranno sottoposte a procedure selettive,
articolate in un preliminare screening delle candidature
arrivate attraverso l'apposito banner pubblicato sulla home page
del sito istituzionale. Ed una seconda fase - suddivisa in
preselettiva e selettiva - in cui vengono verificati i profili
di professionalità, affidabilità e sicurezza dei candidati.
Il precedente avviso di reclutamento ICT, pubblicato a novembre
del 2016, ha visto raccogliere all'incirca 4.000 candidature in
due mesi, cui si sono aggiunti 1.402 curricula arrivati
nell'arco del 2017 attraverso il cosiddetto "progetto
Università", che vede la collaborazione del Dis con 16 Atenei
italiani, e 333 candidature selezionate tra gennaio 2016 e
gennaio 2017 attraverso la sezione del sito "lavora con noi".
Le unità che superano le selezioni, un centinaio, saranno
progressivamente destinate al Dis, Aise e Aisi per l'impiego in
attività di protezione cibernetica e sicurezza informatica.
Quello dei bandi non è l'unico dei canali di reclutamento
consentiti dalla riforma del Comparto intelligence, è possibile
infatti presentare candidature spontanee attraverso la sezione
del sito "lavora con noi". Così come attivo resta lo scouting
presso gli Atenei nazionali per neolaureati che hanno chiuso gli
studi con una votazione apicale.
L'intelligence italiana cerca, infatti, diplomati e laureati
in vari settori che vanno dall'analisi nei settori
economico-finanziario, internazionale ed energetico, agli
interpreti e traduttori di lingue rare, dai tecnici del settore
della controproliferazione a quelli dei settori giuridico e
archivistico.
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