Una vecchia storia d'amore nata
negli anni Novanta lega l'artista e attivista per l'ambiente
salernitana Gilda Pantuliano alias Fluida a Procida, luogo
fisico, ma anche simbolico. Un microcosmo fatto di natura da
preservare, tradizioni popolari, ritualità e religiosità che non
è più solo di parole ma si concretizza in oggetti, i Quadrilli,
protagonisti di una tradizione che affonda le sue radici nel
culto millenario della Madonna Iconavetere, patrona di Foggia, e
si innesta sull'isola grazie all'arrivo di Sant'Alfonso Maria
de' Liguori. La ricerca di Fluida, dal titolo "Le orme
sull'acqua", nasce nel 2013 nel pittoresco Borgo di Marina di
Corricella. Si tratta di una serie di collages digitali
realizzati con fotografie alle reti da pesca con l'intento di
denunciarne l'abbandono in mare e le nefaste conseguenze per il
suo fagile ecosistema. Una ricerca artistica, dunque, che per la
dichiarata volontà di sensibilizzare l'opinione pubblica sui
problemi ambientali si inserisce nel più generale movimento
della Ecological art ma che vuole anche parlare, con un
linguaggio originale e contemporaneo, di memoria di antichi
saperi, credenze, usanze e riti legati al mondo dei pescatori.
Ciò si traduce graficamente in criptiche raffigurazioni astratte
caratterizzate da grovigli di linee serpeggianti multicolore - i
fili delle reti da pesca - apparentemente disposti in maniera
caotica ma, in realtà, regolati da assi di simmetria che
diventano per il fruitore rotta di navigazione in uno spazio non
classico, permeato da horror vacui. In questo spazio il fondo è
totalmente ricoperto di trine e decori, un richiamo all'antica
tradizione islamica del ricamo che, attraverso l'avanzata
saracena, giunge nell'isola del Golfo di Napoli dove, nel '700,
si affina grazie alle maestranze artigiane locali traducendosi
nel raffinato decoro "a cocciole", il ricamo di cordoncini d'oro
zecchino dello splendido costume procidano.
Dai fondali fittamente decorati di alcuni lavori di Fluida
emergono le "Pareidolie", figure antropomorfe la cui simbologia
è legata alla mitologia e all'iconografia del mare. Elemento
ricorrente è l'ophtalmos. L'artista lo intende sia come l'occhio
apotropaico dipinto sulla prua delle navi che nell'antica
cultura mediterranea aveva il compito di proteggere
l'imbarcazione e il suo equipaggio dalla malasorte - trasformato
poi in occhio di cubia - che come Inneres auge, l'occhio
interiore collegato alla veggenza. Nei lavori ispirati ai
Quadrilli, gli ultimi aggiunti alla ricerca artistica, esso
coincide con l'ovale contenente un frammento di velo nero che,
nei Quadrilli originali, era un lembo del manto della Madonna
Iconavetere. Un occhio nel quale si specchiavano gli occhi di
alcune donne procidane, le "lettrici" dei Quadrilli, suore
laiche che utilizzavano questi manufatti per leggere il presente
ignoto ad altre donne, diventando elemento centrale della
società dell'isola, matriarcale per assenza degli uomini
imbarcati per lunghi periodi. Una "religione delle cose", una
tradizione quasi sconosciuta ai non isolani che si è tramandata
gelosamente da donna in donna nel chiuso delle proprie
abitazioni, fatta di oggetti che si possono toccare e portare di
nascosto con sé per essere mostrati segretamente ad altre donne,
come narrano le cornici dei Quadrilli antichi consumate in
alcuni punti. Una tradizione tanto controversa quanto
affascinante da diventare per Fluida e protagonista e fonte di
ispirazione di 12 nuovi lavori che, dopo essere stati esposti
sull'isola, sbarcheranno il 29 dicembre 2022 presso il Circolo
della Stampa di Avellino per la mostra personale "Le orme
sull'acqua - Prophetia" a cura del Dott. Fiorentino
Vecchiarelli, docente di Storia all'Università di Barcellona e
Presidente dell'Accademia dei Dogliosi di Avellino. Questa
antica associazione culturale, insieme al Comune di Procida,
Procida 2022 Capitale Italiana della Cultura, Pro Loco Abellinum
Civitas Selleczanum, Museo delle Donne del Mediterraneo Calmana,
è Ente patrocinatore della serata che vedrà protagonista anche
la Dott.ssa Gea Palumbo, docente di Storia e Iconografia
all'Università Roma Tre e Direttrice del Museo Calmana, che
presenterà il libro "Quadrilli. Le donne e la religione delle
cose nell'isola di Procida e al di là dei suoi confini" fornendo
sull'argomento un autorevole punto di vista fortemente voluto da
Fluida che, per la realizzazione della sua ricerca, si è
accuratamente documentata. A coronamento della mostra i commenti
alle opere della Prof.ssa Ilde Rampino, scrittrice e poetessa,
in una sinergia tutta al femminile tra forme, testi e
documentazione.
Il curriculum artistico di Gilda Pantuliano vanta un cospicuo
numero di riconoscimenti e premi. Tra i tanti, Prima
Classificata nella sezione fotografia al "Premio Iside" nel
2019, Prima Classificata nella sezione social e "Premio Arte al
Museo" a MudinArte 2021, Concorso indetto dal Museo Diocesano di
Salerno. Tra gli ultimi: "Premio Nazionale Francesco Corbisiero"
nella sezione Arte e Ambiente;
"Premio Etereart" conferitole dalla Critica e Storica dell'Arte
Dott.ssa Mariangela Bognolo nel Concorso "Dialogando con l'arte"
con esposizione delle opere nella Sala del Sapere del Museo
Diocesano di Salerno fino al 31 dicembre 2022;
Seconda Classificata al Concorso "La magia del Natale in ogni
tempo" indetto dal quotidiano DentroSalerno.
Le sue opere sono state esposte in collettive nel Maschio
Angioino, nel Castel dell'Ovo, nel Museo della Pietrarsa, nella
Biblioteca Angelica, nel Carousel del Museo del Louvre ed in
rinomate gallerie in Italia e Oltralpe, la prossima
partecipazione sarà al Premio OpenArt a Roma nel gennaio 2023.
Tra le mostre personali brilla "Le orme sull'acqua" a cura della
Critica e Storica dell'Arte Antonella Nigro, esposta a luglio
2022 a Procida e a settembre a Salerno con il Patrocinio, tra
gli altri numerosi Enti, di: Comune di Procida, Procida 2022
Capitale Italiana della Cultura, Comune di Salerno, Consulta
Femminile Regione Campania, Centro Universitario Europeo per i
Beni Culturali, Legambiente, Touring Club, Lega Navale Italiana-
Salerno, Unione Europea Esperti D'arte, Museo Diocesano Salerno,
MuseA Museo del Mare di Pioppi, Museo della Memoria e della Pace
G. Palatucci, Museo MIACE.
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