Sarà perché a Sorrento ci sono
tante chiese che onorano l'arte presepiale o perché, tra i
cittadini, la passione per l'allestimento della Natività si
tramanda da generazione in generazione, in ogni caso la città
del Tasso è uno dei luoghi ideali per la presentazione del
volume "Il Presepe", edito da Il Mulino. Domenica 4 dicembre
alle ore 17.30, presso le sale dell'Hotel Imperial Tramontano di
Sorrento, gli antropologi ed autori del testo, Marino Niola ed
Elisabetta Moro, ne parleranno con il pubblico, accompagnati dal
giornalista Francesco Pinto, e dai patron del Ristorante Don
Alfonso 1890, Livia e Alfonso Iaccarino.
"Il presepe è la Buona Novella che diventa presente. È la
Natività che rinasce. E ogni anno si fa storia viva. Universale
e locale. Perché ogni paese ne fa lo specchio di sé stesso"
racconta nella prefazione del libro Marino Niola. "Il presepe
francescano rappresenta la Natività, il presepe napoletano
rappresenta l'umanità; e per questo ha conquistato l'immaginario
globale, ed è amato da credenti e non credenti. Perché la
versione partenopea della nascita di Gesù è un teatro della
devozione dove si fondono e si confondono sacro e profano. E
dove, in pochi centimetri quadrati di sughero e cartapesta, si
raduna una straboccante folla multicolore e multietnica:
pastori, mercanti, suonatori, venditori ambulanti, osti,
lavandaie, cuoche, contadine, tessitrici, balie, re neri, visir
ottomani, schiavi nubiani. Cui anno dopo anno si aggiungono
personaggi dell'attualità"
Il risultato? Una storia infinita e sorprendente, nella quale
alla viva voce degli autori si sovrappone il racconto di
testimonial eccellenti. Viaggiatori, artisti, scrittori, teologi
e anche Papa Francesco che, in una lettera ai fedeli, esorta le
famiglie a continuare questa tradizione che si può considerare
un Made in Italy della religione.
Una presentazione, quella di domenica 4 dicembre, per apprendere
la storia dell'origine dei presepi, conoscerne le varie scuole,
i riti e le magie. Ma, volendo, anche un'occasione per vistare i
presepi allestiti nelle più suggestive chiese, da Meta al Capo
di Sorrento. Si va da quello della Basilica di Santa Maria del
Lauro a Meta alla Chiesa di San Francesco dei Frati Cappuccini a
Sant'Agnello; dalla Parrocchia del Santissimo Rosario al Capo di
Sorrento alla Chiesa di Sant'Anna, nel borgo della Marina
Grande. Senza mancare di visitare gli allestimenti proposti
presso la Cattedrale, la Basilica di Sant'Antonino e il
santuario della Madonna del Carmine, tutti a Sorrento.
Poi, se la passione è davvero tanta e grande è il desiderio
di rinnovare la propria collezione presepiale, ecco i nomi dei
ceramisti dei quali si possono visitare le botteghe: Giuseppe
Ercolano, in via Cassari e Meta; Nello Romano, autore di presepi
in tufo, con bottega in via San Michele a Piano di Sorrento;
Federico Iaccarino, con attività in via Maroni 67 a Meta. E poi
c'è Marcello Aversa, con i suoi presepi di terracotta in
miniatura, esposti presso l'atelier in via Antonino Sersale 3 a
Sorrento. Aversa aveva, tra i tanti, un cliente particolarmente
affezionato: il cantautore Lucio Dalla. E proprio a casa di
Dalla, a Bologna, quest'anno, dal 3 dicembre al 14 gennaio, la
Natività e i pastori saranno esposti a gruppi, in una sorta di
percorso presepiale casalingo, disposti di stanza in stanza, in
quella che fu la dimora del cantante, così legato alla città di
Sorrento tanto da dedicarle una famosissima canzone e, anche per
questo, omaggiato della cittadinanza onoraria.
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