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Sorrento, un tour tra i presepi

Sorrento, un tour tra i presepi

Se ne parlerà il 4 alla presentazione del libro di Niola e Moro

NAPOLI, 30 novembre 2022, 10:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sarà perché a Sorrento ci sono tante chiese che onorano l'arte presepiale o perché, tra i cittadini, la passione per l'allestimento della Natività si tramanda da generazione in generazione, in ogni caso la città del Tasso è uno dei luoghi ideali per la presentazione del volume "Il Presepe", edito da Il Mulino. Domenica 4 dicembre alle ore 17.30, presso le sale dell'Hotel Imperial Tramontano di Sorrento, gli antropologi ed autori del testo, Marino Niola ed Elisabetta Moro, ne parleranno con il pubblico, accompagnati dal giornalista Francesco Pinto, e dai patron del Ristorante Don Alfonso 1890, Livia e Alfonso Iaccarino.
    "Il presepe è la Buona Novella che diventa presente. È la Natività che rinasce. E ogni anno si fa storia viva. Universale e locale. Perché ogni paese ne fa lo specchio di sé stesso" racconta nella prefazione del libro Marino Niola. "Il presepe francescano rappresenta la Natività, il presepe napoletano rappresenta l'umanità; e per questo ha conquistato l'immaginario globale, ed è amato da credenti e non credenti. Perché la versione partenopea della nascita di Gesù è un teatro della devozione dove si fondono e si confondono sacro e profano. E dove, in pochi centimetri quadrati di sughero e cartapesta, si raduna una straboccante folla multicolore e multietnica: pastori, mercanti, suonatori, venditori ambulanti, osti, lavandaie, cuoche, contadine, tessitrici, balie, re neri, visir ottomani, schiavi nubiani. Cui anno dopo anno si aggiungono personaggi dell'attualità" Il risultato? Una storia infinita e sorprendente, nella quale alla viva voce degli autori si sovrappone il racconto di testimonial eccellenti. Viaggiatori, artisti, scrittori, teologi e anche Papa Francesco che, in una lettera ai fedeli, esorta le famiglie a continuare questa tradizione che si può considerare un Made in Italy della religione.
    Una presentazione, quella di domenica 4 dicembre, per apprendere la storia dell'origine dei presepi, conoscerne le varie scuole, i riti e le magie. Ma, volendo, anche un'occasione per vistare i presepi allestiti nelle più suggestive chiese, da Meta al Capo di Sorrento. Si va da quello della Basilica di Santa Maria del Lauro a Meta alla Chiesa di San Francesco dei Frati Cappuccini a Sant'Agnello; dalla Parrocchia del Santissimo Rosario al Capo di Sorrento alla Chiesa di Sant'Anna, nel borgo della Marina Grande. Senza mancare di visitare gli allestimenti proposti presso la Cattedrale, la Basilica di Sant'Antonino e il santuario della Madonna del Carmine, tutti a Sorrento.
    Poi, se la passione è davvero tanta e grande è il desiderio di rinnovare la propria collezione presepiale, ecco i nomi dei ceramisti dei quali si possono visitare le botteghe: Giuseppe Ercolano, in via Cassari e Meta; Nello Romano, autore di presepi in tufo, con bottega in via San Michele a Piano di Sorrento; Federico Iaccarino, con attività in via Maroni 67 a Meta. E poi c'è Marcello Aversa, con i suoi presepi di terracotta in miniatura, esposti presso l'atelier in via Antonino Sersale 3 a Sorrento. Aversa aveva, tra i tanti, un cliente particolarmente affezionato: il cantautore Lucio Dalla. E proprio a casa di Dalla, a Bologna, quest'anno, dal 3 dicembre al 14 gennaio, la Natività e i pastori saranno esposti a gruppi, in una sorta di percorso presepiale casalingo, disposti di stanza in stanza, in quella che fu la dimora del cantante, così legato alla città di Sorrento tanto da dedicarle una famosissima canzone e, anche per questo, omaggiato della cittadinanza onoraria.
   

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