La
periferia degradata del rione Cmi di Castellammare di Stabia, ma
anche quella dell'eccellenza dei canottieri olimpionici formati
dallo storico Circolo Nautico Stabia. E la citta' del cantiere
navale borbonico, che questa mattina ha varato la nave militare
"Atlante". Il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi,
ha assistito al varo dalla banchina al porto, mescolato tra i
cittadini stabiesi assiepati in ogni angolo per gustare lo
spettacolo del "battesimo del mare" dell'unità della Marina da
450 milioni di euro.
Abodi è rimasto colpito dalle storiche canoe in legno che
hanno segnato la gloria del podio dei mitici fratelli Abbagnale,
di Peppiniello Di Capua e di Ciccio Esposito, nove titoli
mondiali e primo atleta italiano a cui è stato assegnato il
premio Keller, riconoscimento internazionale della Fisa (1996).
Sport e lavoro per il ministro Abodi "insieme concorrono a una
buona prospettiva per il futuro, entrambi indispensabili per il
benessere collettivo".
Sul dato dei 120mila ragazzi che ogni anno lasciano l'Italia
e soprattutto il Sud, Abodi ha rilevato che il dato negativo è
nel fatto che si tratta di giovani "che non ritornano" e per i
quali il Governo vuole "creare condizioni affinché vadano per
formarsi l'esperienza, ma devono poi trovare condizioni per
ritornare".
Lo sport, come valore per unire e non dividere "è lo
strumento - ha sottolineato il ministro - che deve passare
sempre più da dichiarazione di intenti a una pratica sempre più
quotidiana, efficace e diffusa, perché tutto lo spettro del
disagio sociale che porta a devianze e disuguaglianze lo sport
lo può attutire, limitare, contrastare. Compresi gli aspetti
della discriminazione in tutte le sue forme, dall'antisemitismo
al razzismo".
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