La società civile di Napoli si è
ritrovata in piazza Vanvitelli, nel quartiere Vomero, per
chiedere maggiore sicurezza. La manifestazione, promossa dalla
Rete dei genitori, nasce a seguito di una violenta rissa che si
è scatenata proprio in questa piazza lo scorso venerdì.
"Rivendichiamo il diritto a una crescita sana - hanno detto
gli organizzatori - stiamo vivendo un momento emergenziale non
solo al Vomero, non solo a Napoli: è un'emergenza che va
affrontata a livello nazionale. La situazione sta sfuggendo di
mano".
In piazza prevalentemente donne, mamme, ma anche bambini e
ragazzi. Tra i cartelli esposti 'Facciamo luce sulla sicurezza',
'Educhiamo alla non violenza', 'Investi sul futuro se investi
sui giovani', 'Una città sicura è una città viva', 'Il futuro
della società si costruisce insieme', 'Senza giovani non c'è
futuro'. I genitori rivendicano la possibilità che i propri
figli possano uscire senza dover temere di essere vittime di
violenza. "Uscire e andare a ballare alla loro età è un diritto
- ha detto una donna - e noi genitori non dobbiamo vivere con la
preoccupazione di ricevere una telefonata in cui ci dicono che
c'è stata una rissa".
Le famiglie hanno ricordato Francesco Pio Maiomone e
Giovanbattista Cutolo, i due ragazzi che lo scorso anno a
distanza di pochi mesi sono stati uccisi da minori mentre
trascorrevano una serata con i loro amici. I manifestanti si
sono dipinti sul volto un segno bianco, simbolo di pace e di non
violenza ed hanno acceso le torce dei propri cellulari "per fare
luce" sull'emergenza della violenza giovanile. In piazza anche
rappresentanti dell'associazione L'Altra Napoli che hanno
raccontato il lavoro che l'associazione svolge con i ragazzi del
rione Sanità e di Forcella per strapparli alla strada e, ad
esempio, insegnare loro a suonare uno strumento musicale.
In rappresentanza dell'amministrazione comunale l'assessore
alla Sicurezza, Antonio De Iesu. Stava dicendo che "è un dovere
essere qui" e spiegando gli investimenti che il Comune ha messo
in campo per implementare la videosorveglianza, quando è stato
interrotto perché - ha spiegato una delle promotrici - "questa è
una manifestazione dei genitori, delle famiglie", sottolineando
tuttavia che De Iesu "ha sempre dimostrato sensibilità e ci ha
ricevuti nei mesi scorsi". I manifestanti hanno evidenziato che
la videosorveglianza è uno strumento che "arriva dopo, quando i
nostri figli sono statti già pestati. Chiediamo la presenza di
polizia che dia un senso di sicurezza", affermano. In piazza
anche l'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il
parlamentare della Lega Gianluca Cantalamessa.
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