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Da ceneri Whirlpool la prima industria green di Napoli

Da ceneri Whirlpool la prima industria green di Napoli

Al via oggi in via Argine il cantiere che farà nascere l'Igf

NAPOLI, 08 aprile 2024, 18:36

Redazione ANSA

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Al via abbattimento dell 'ex stabilimento Whirlpool di Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Aperto a via Argine il cantiere per l'avvio dei lavori che porteranno allo smantellamento della vecchia fabbrica Whirlpool e alla realizzazione del nuovo sito industriale di Italian Green Factory, azienda del gruppo Tea Tek. "Nel giro di una quindicina di giorni - ha annunciato il Ceo di Tea Tek, Felice Granisso, accolto dall'applauso dei lavoratori - avremo la rimozione dei vecchi impianti fotovoltaici, del capannone ex Cral e l'inizio delle lavorazioni di pulizia e rinnovamento della palazzina uffici. Dal mese prossimo inizieremo i lavori di abbattimento dei due corpi importanti di fabbrica". Proprio in quei capannoni, dove per vari decenni sono state realizzate lavatrici di alta gamma, sono stati rinvenuti circa 27mila metri quadri di tetti di amianto.
    "Abbiamo stipulato un protocollo con l'Asl - ha assicurato Granisso - che andremo a rispettare nella più totale integrità.
    Quindi andremo a rimuovere in maniera pianificata l'amianto dopodichè procederemo all'abbattimento dello stabilimento". La prima pietra dell'unica fabbrica green di Napoli dovrebbe essere posata fra tre mesi. Nello stabilimento Igf verrà prodotta componentistica per gli impianti fotovoltaici, nello specifico trasformatori e cabine di trasformazione e componentistica per gli inseguitori solari.
    Un processo di laminazione consentirà di produrre acciaio lavorato che potrà essere installato sugli impianti fotovoltaici. "Per quanto riguarda la sostenibilità sociale - ha precisato Granisso - ricordiamo innanzitutto l'assorbimento dei 294 lavoratori ex Whirlpool che saranno formati per lavorare alle nuove produzioni, oltre al fatto che la fabbrica sarà un luogo aperto alla collettività e ad al quartiere, la zona est di Napoli, che oggi porta i pesanti segni della deindustrializzazione. Noi vorremmo riqualificarlo grazie alla nuova occupazione e alla ricerca, in questo caso collegandoci alle eccellenze del mondo universitario e delle imprese private.
    La nuova fabbrica avrà strutture sportive e ricreative, sarà dotata di un asilo: questo perché vogliamo coniugare lavoro e benessere per i lavoratori e per l'intero contesto urbanistico e sociale". Igf conta di realizzare i lavori nei 24 mesi previsti, provando inoltre a realizzare un piano di accelerazione, sempre in provincia di Napoli, che preveda l'anticipo delle produzioni presso un altro sito.
    Anche nelle parole dei lavoratori c'è positività. "Un anno e mezzo fa - ha raccontato Salvatore Dolce - eravamo un po' tutti più pessimisti. Oggi è una bellissima giornata, sotto tutti i punti di vista. Siamo molto fiduciosi sulla riapertura dei cancelli di via Argine. "Abbiamo gli occhi lucidi - ha detto Donato Aiello - dopo quattro anni di sofferenza siamo usciti dalla nostra sala di rianimazione. Continueremo a restare qui, a vigilare. Siamo sereni e felici". "La cosa più importante di questo progetto è che qui - secondo Giuseppina Scala - nascerà il lavoro del futuro, dei giovani". "Non ci siamo mai fermati - ha ricordato Vincenzo Accurso - abbiamo sempre lottato per tornare al lavoro. La nostra fabbrica era stata buttata via da un'azienda. Oggi, invece, in questo posto, che era stato cancellato, si può ricostruire tutto".
   

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