Dalla strage di Portella della
Ginestra fino a quella di via d'Amelio, dall'uccisione di Mattei
al rapimento di Aldo Moro, eventi che hanno segnato la Prima
Repubblica, attraverso l'analisi di storici, inchieste della
magistratura e documenti declassificati dell'intelligence
italiana e straniera. Ne parla 'Sorvegliata speciale. Le reti di
condizionamento della Prima Repubblica', il libro scritto
dall'ex ministro Vincenzo Scotti e Romano Bernini presentato,
questa sera, al Maschio Angioino a Napoli.
"Il tema dell'intelligence è fondamentale perché ha
attraversato, come è naturale che sia, fasi fondamentali della
storia della nostra Italia repubblicana con temi che sono molto
scottanti, situazioni complesse, in alcuni casi ancora non ben
conosciute" ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi
"Quindi, un tema rilevante che in questo libro viene analizzato
con grande attenzione da uno dei protagonisti della vita
politica italiana. Ma quello che emerge, è anche l'importanza
del ruolo dei servizi di intelligence per una democrazia che sia
una democrazia compiuta. Un tema che, anche ultimamente, è nel
dibattito pubblico. E quindi aver attenzione e conoscenza è un
aspetto molto importante".
Il libro descrive il ruolo delle reti che hanno agito per
condizionare gli eventi. A partire dal titolo: Sorvegliata
speciale "perché i servizi internazionali hanno seguito e
interferito molto nelle vicende del nostro Paese" ha detto
Vincenzo Scotti. E a chi gli chiede quali siano le reti di
condizionamento della Prima Repubblica, risponde: "Sono tutte
quelle che abbiamo avuto, i condizionamenti politici. Noi siamo
stati fedeli alleati degli Usa e del Mondo Atlantico ma abbiamo
avuto anche il coraggio di esprimere opinioni, tendenze e
sollecitazioni: in fondo Moro è stato un esempio. Le cose che
apprendiamo dal passato servono a capire come fronteggiamo
situazioni oggi. Abbiamo parlato sempre del rapporto tra Moro e
l'ingresso nel Pci nel Governo. E lo scontro maggiore è il
Mediterraneo, una questione geopolitica che esplode e che vede
il contrasto, per esempio, tra Moro e Kissinger". (ANSA)
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