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Ferito durante tentata rapina scooter, preso secondo bandito

Ferito durante tentata rapina scooter, preso secondo bandito

A Napoli. Ha vent'anni; complice 17enne arrestato a settembre

NAPOLI, 21 febbraio 2024, 16:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fecero il giro del web le immagini del tentativo di rapina dello scooter a un ingegnere napoletano conclusosi con due colpi di pistola alle gambe. Per quei fatti, avvenuti a Napoli, il il 29 marzo 2023, i carabinieri e la Polizia di Stato hanno arrestato il secondo rapinatore (il primo, un 17enne, venne preso a settembre 2023). Si tratta di un ventenne originario del quartiere Ponticelli, gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato, tentata rapina aggravata, porto abusivo di arma da fuoco in luogo pubblico e ricettazione. Il raid risale alla sera del 29 marzo 2023 in via Reggia di Portici. Scattò mentre il professionista stava facendo rifornimento di benzina a un distributore di carburanti. I due giovanissimi banditi, anche loro in sella a uno scooter, di fronte alla strenua resistenza della vittima, reagirono esplodendo due colpi di pistola che ferirono gravemente l'ingegnere.

Rapinatori incastrati da una cimice e da uno scaldacollo 

C'è anche una foto su Facebook, in cui indossa uno scaldacollo uguale a quello che aveva uno dei due rapinatori, a incastrare Francesco Scurti, quasi 21enne (li compirà il prossimo 6 marzo) arrestato in quanto ritenuto coinvolto nella tentata rapina di uno scooter, avvenuta a Napoli ai danni di un ingegnere, sfociata in tentato omicidio. Scurti è sospettato dai carabinieri, dalla Squadra Mobile, dalla Procura e ora anche dal gip Gabriella Logozzo, di essere il complice del minorenne che la sera del 29 marzo 2023, in via Reggia di Portici, ha sparato alle gambe della vittima, colpevole di non avere consegnato subito lo scooter che volevano rubare. Dalla comparazione tra la foto estrapolata dal profilo social dell'indagato e le immagini del video della tentata rapina, emerge che Scurti e il rapinatore in sella allo scooter indossano uno scaldacollo dello stesso tipo e colore: nero con bordature catarifrangenti verticali. I successivi accertamenti, eseguiti anche attraverso intercettazioni, hanno poi rafforzato l'ipotesi che fosse proprio lui il complice del minorenne, il primo ad essere individuato e arrestato per questa vicenda. Il minore venne incastrato anche grazie a un'intercettazione ambientale nella quale rende, senza sapere di essere ascoltato, una vera e propria confessione. Le forze dell'ordine erano infatti riuscite a sistemare una cimice nell'abitazione dove si trovava. Senza sapere di essere ascoltato il giovane fa capire chiaramente di essere lui quello ritratto nel video che spara, due volte, a entrambe le gambe dell'ingegnere. "E' uscito (il filmato del raid, ndr) anche sui giornali... guarda dov'è uscito questo video, su Rai2", dice parlando con un'altra persona in sua compagnia nell'abitazione del quartiere Ponticelli dove si trovano. Nel frattempo arriva una telefonata della madre a cui il minore risponde: "mamma, svegliatevi dal sonno, lo sanno che sono io, lo sanno che sono io...".
   

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