/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Musumeci, allerta Campi Flegrei può salire ad arancione

Musumeci, allerta Campi Flegrei può salire ad arancione

I sindaci: "Attenzione ai termini usati"

ROMA, 31 ottobre 2023, 20:02

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Può salire al livello arancione - dall'attuale giallo - l'allerta per i Campi Flegrei. Cittadini ed istituzioni devono quindi "prepararsi adeguatamente rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa". Nell'area a maggior rischio vivono ben 500mila persone e in caso di allarme l'unica misura di salvaguardia della popolazione è l'evacuazione preventiva, secondo quanto si legge nel Piano nazionale di protezione civile. "L'attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione", ha spiegato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, assicurando che "il governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali". La dichiarazione del ministro arriva dopo alcuni giorni di intenso lavoro tra il Dipartimento della Protezione civile, l'Istituto di geofisica e vulcanologia e la commissione Grandi Rischi. Il Dipartimento ha infatti acquisito il parere della commissione riunitasi il 27 e 28 ottobre scorsi per un ulteriore approfondimento sui fenomeni in corso nell'area. Secondo l'organismo, l'insieme dei risultati scientifici rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo. In particolare, il quadro complessivo - pur se non di univoca interpretazione - fa comunque emergere la possibilità che i processi in atto "possano evolvere ulteriormente". "Il Sistema nazionale di Protezione civile - ha rilevato il capo Dipartimento, Fabrizio Curcio - continuerà e intensificherà le attività che già sta portando avanti rispetto al rischio sismico e al rischio vulcanico in area flegrea, in particolare con il pieno coinvolgimento della Regione Campania, della prefettura di Napoli e dei sindaci dei comuni flegrei, anche rispetto all'eventualità di un passaggio a livello di allerta superiore". Il Dipartimento ha chiesto alI'Ingv di implementare e perfezionare ulteriormente il sistema di monitoraggio, in modo da rilevare tempestivamente una variazione dello stato del vulcano connesso alla possibile risalita di magma. Il livello di allerta sui Campi Flegrei è giallo dal 2012 (i livelli sono 4, dal verde al rosso). Un tema particolarmente importante, sottolinea la Protezione civile, "è quello relativo alla percezione del rischio, in quanto le valutazioni della Commissione impongono ancora maggiore cautela e un chiaro richiamo all'incertezza sulla possibile evoluzione dei fenomeni, così che le istituzioni locali e i cittadini possano raggiungere la consapevolezza necessaria a prepararsi adeguatamente rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa". Quest'ultima comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, per intero; parte dei comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli e alcune municipalità del comune di Napoli. L'allontanamento della popolazione dalla zona rossa inizia con la dichiarazione della fase di "allarme".

Sindaci,attenzione ai termini della comunicazione

"La Commissione Grandi Rischi ha confermato il livello di allerta giallo rispetto al rischio vulcanico ed ha opportunamente ritenuto di potenziare i sistemi di monitoraggio al fine di garantire la sicurezza della popolazione. Sappiamo di dover convivere con il fenomeno vulcanico e con quello bradisismico, anche nelle fasi difficili come quella attuale. L'attenzione del Governo e delle strutture operative centrali ci rasserena e sappiamo di dover essere consapevoli e continuare ad occuparci del nostro territorio come stiamo facendo incessantemente". Lo scrivono, in una nota congiunta, i sindaci di Pozzuoli, Luigi Manzoni; di Napoli, Gaetano Manfredi e di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione. "Prendiamo spunto dalle osservazioni della Commissione per richiedere con forza l'attivazione delle iniziative previste dal Governo nel Decreto legge, e integrate dagli emendamenti richiesti dai Comuni flegrei. Ricordiamo a tutti di fare molta attenzione ai termini usati per la comunicazione, tenendo conto degli effetti sulla popolazione e sull'economia dei Campi Flegrei. Se ognuno si comporta in maniera consapevole, anche tutelando le singole responsabilità, riusciremo a superare le difficoltà e approderemo ad una nuova forma di gestione del territorio maggiormente resiliente", concludono.

Caso (M5s), parole Musumeci su Campi Flegrei sono preoccupanti

  "Le dichiarazioni del ministro Musumeci in merito a un possibile passaggio dell'area flegrea allo stato di pre-allerta arancione sono gravi e rischiano di generare panico tra i cittadini, già pesantemente stressati dagli sciami sismici degli ultimi mesi. Convinti che una comunicazione attenta e ponderata sia fondamentale in un momento così delicato, chiediamo pertanto al Ministro quali evidenze hanno spinto la Commissione Grandi Rischi a ipotizzare un cambio di colore che, se si dovesse verificare, avrebbe un forte impatto nell'intera area, per quanto riguarda sia il tessuto sociale che quello economico". Così il deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Caso, a margine dei lavori in Commissione Ambiente.

Avs, se situazione aggravata decreto è superato 

"Fino a qualche giorno fa ci pervenivano solo rassicurazioni sulla situazione del rischio vulcanico nei Campi Flegrei. Adesso il ministro Musumeci ipotizza dopo l'ultima relazione della commissione Grandi Rischi di passare ad allerta arancione. Una novità preoccupante per il territorio che di fatto porta al superamento del decreto". Lo affermano i deputati Angelo Bonelli e Francesco Emilio Borrelli, dell'Alleanza Verdi Sinistra (Avs), che proprio qualche giorno fa ha riunito amministratori ed esperti in parlamento per discutere e confrontarsi sulla legge in itinere. "Chiediamo inoltre - proseguono - che il ministro incontri urgentemente i sindaci della potenziale zona arancione che, come tutti i cittadini dei Campi Flegrei, hanno appreso da un post sui social dell'aggravamento del rischio. Il territorio è giustamente angosciato e ha bisogno di avere informazioni chiare e precise".

Legambiente, gestire crisi con discontinuità 

 Per la gestione del rischio vulcanico nei Campi Flegrei ora serve puntare su una gestione che segni una forte discontinità rispetto a quanto accaduto in passato quando sono state affrontate altre emergenze bradisismiche a partire da quelle del 1970-1972, 1983-1984 che hanno comportato varie criticità. Lo afferma Legambiente Campania, che è stata sentita in audizione dalla commissione Ambiente della Camera in merito alla conversione del decreto 'Campi Flegrei'. Legambiente ha evidenziato che, a suo giudizio, le delocalizzazioni avvenute nella città di Pozzuoli, prima a Toiano e poi a Monteruscello, hanno avviato l'espansione senza soluzione di continuità di Napoli verso la zona flegrea. In questi 50 anni un quinto dell'incremento demografico della Provincia di Napoli (circa 280.000 abitanti) "si è concentrato nell'area tra Pozzuoli e Quarto e aumenta se includiamo gli altri comuni della zona rossa e gialla, grazie soprattutto all'esponenziale crescita di Giugliano". Nei Campi Flegrei, aggiunge Legambiente Campania, le scelte operate in questi 50 anni hanno di fatto favorito anche un altro grave fenomeno, l'abusivismo edilizio e delle lottizzazioni che, oltre alle evidenti implicazioni di carattere etico connesse all'illegalità, ha aumentato fortemente il carico insediativo dell'area e quindi aggravato il rischio. D'altra parte, l'edilizia abusiva risulta più vulnerabile (materiali di scarsa qualità, tecniche e modalità costruttive inidonee, ecc.), mentre le lottizzazioni abusive comportano seri problemi per le evacuazioni perché raramente rispettano parametri urbanistici atti a garantire l'adeguatezza delle reti infrastrutturali.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza