Un 'presepe' vivente particolare
con una ottantina di figuranti per rappresentare la Napoli del
Settecento senza connotazioni religiose. E' questo l'evento " 'O
Presepio" in scena da ieri e fino a domani, 18 dicembre (dalle
17 alle 20) nell'Istituto superiore 'Leonardo da Vinci' di Via
Foggia, diretto da Giulia Urciuolo.
Il coordinamento della kermesse è della professoressa Laura
Varriale (responsabile del Corso serale della scuola) che
spiega: "Per un napoletano presepe vuol dire Natale ma
soprattutto casa. In particolare con " 'O Presepio" che
l'Istituto ha realizzato anche quest'anno nel cortile si ricrea
il sapore di casa e delle cose che appartengono alla storia di
ognuno di noi. La cuccumella, il basso di una unica stanza, la
pizzeria o l'acquaiuolo siamo noi". "Forse in un periodo
inflazionato da decine e decine di presepi viventi, quello
rappresentato in questa scuola è la cosa più vicina alla
dimostrazione del forte legame tra passato (la Napoli di Carlo
III), il presente (gli alunni e i professori dell'Istituto,
ognuno con la propria storia personale) e il futuro (la
consapevolezza delle nostre radici), così come ha narrato
Dickens che coglie alla perfezione il senso delle festività"
aggiunge Varriale.
Alcuni dei figuranti fanno parte della compagnia teatrale ''
'E sfravecate" animata dalla stessa Varriale che ha anche
curato, con i suoi collaboratori, la realizzazione degli abiti
di epoca.
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