/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mandragora: audizione Campania, origine vegetale avvelenamento

Mandragora: audizione Campania, origine vegetale avvelenamento

Responsabile probabilmente non mandragora ma stramonio

NAPOLI, 12 ottobre 2022, 16:04

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Dalle analisi compiute è emerso che sicuramente l'avvelenamento è stato di origine vegetale". Lo ha detto il direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Gennaro Limone, partecipando all'audizione della commissione Agricoltura della Regione Campania, in merito ai casi di avvelenamento da mandragora nel Napoletano.
    "Si è trattato - aggiunge Limone - di una partita di spinaci contaminati provenienti da Avezzano, probabilmente da una coltura a campo aperto. Di fronte al verificarsi di questo allarme, c'è stata un'importante reazione di filiera istituzionale per isolare la partita, ricostruire la sua catena distributiva e prevenire ulteriori casi. Ovviamente quanto avvenuto non compromette, per il futuro, la sicurezza del prodotto alimentare. Per quanto riguarda il nostro Istituto, provvederemo a pubblicare sul sito internet le immagini delle più comuni piante che possano essere responsabili di avvelenamenti".
    "Dall'audizione - ha evidenziato il presidente della commissione Agricoltura della Regione, Francesco Emilio Borrelli - è emerso un elemento nuovo ovvero che l'origine della problematica sia stato probabilmente lo stramonio e non la mandragora. Trovo sia utile che l'Istituto zooprofilattico pubblichi sul proprio sito le immagini di questi vegetali velenosi al fine di divulgarne la conoscenza e tengo a precisare che non c'è alcun problema di filiera campana, né tantomeno alcuna responsabilità del Centro agro alimentare. È ingiustificata qualunque psicosi perchè i prodotti vegetali campani sono sicuri e benefici per la salute e sarà nostra cura interagire con altre regioni per evitare che in futuro possano ripetersi questi allarmanti casi".
    All'audizione sulla sicurezza agroalimentare sono intervenuti, tra gli altri, il presidente dell'Osservatorio Regionale Sicurezza Alimentare, il direttore dell'Orto Botanico di Napoli, le associazioni dei consumatori della Campania, le Organizzazioni di categoria, i rappresentanti del Caan, Centro agroalimentare, di Volla.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza