"Le porte
non si chiudono mai nella vita": così l'attore Alberto Boubakar
Malanchino ha commentato l'ipotesi di tornare nella serie tv
Doc-Nelle tue mani, che lo ha visto tra i volti più amati dal
grande pubblico. "E' stata annunciata la terza serie. Siamo
molto scaramantici. Sarebbe bello però avere uno spin off su
Gabriel Kidane (il giovane medico da lui interpretato - ndr).
Lanciamolo qui agli amici della Lux".
Ospite del Giffoni Film Festival, proprio parlando della
fiction di grande successo andata in onda su Rai1, Malanchino ha
raccontato quanto sia stato intenso raccontare anche la
pandemia. "E' stato un gioco di squadra. Da parte della
produzione e degli sceneggiatori c'era la voglia di trattare
l'argomento con il massimo rispetto. Ma nello stesso tempo
occorreva trovare una chiave che fosse benefica per lo
spettatore senza che la serie parlasse esclusivamente del Covid.
Noi, come interpreti, siamo stati chiamati in causa, a rivivere
anche un po' a modo nostro quello che poteva essere il nostro
percorso in quel periodo così delicato. Sicuramente un pezzo di
questo percorso lo hanno fatto anche gli spettatori con noi".
L'attore e doppiatore (Lightyear - La vera storia di Buzz)
riguardo ai social dice che "i giovani li utilizzano forse
meglio degli adulti. Forse bisognerebbe dare i consigli agli
over 40 sui come usarli perché sono delle mentalità diverse. Io
sono nato nei primi anni Novanta, quindi ho vissuto ancora una
parte analogica e poi sono entrato nel digitale. Facebook e
Instagram non esistevano quando ero piccolo. Li ho scoperti
quando avevo già una mia struttura personale. E quando mi trovo
a parlare con i ragazzi di oggi noto che hanno molta più
percezione di cosa mettere o non mettere sui social a livello di
contenuti sensibili. Non voglio generalizzare. Ma credo che in
linea di massima bisognerebbe investire di più sui genitori e
sugli adulti, che non dovrebbero far finta che la tecnologia non
esista".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA