"Le start up hanno una duplice
valenza: danno un'opportunità ai nostri ragazzi e aiutano il
territorio e questa è una funzione molto importante". Lo ha
detto l'assessore regionale alla Ricerca e Innovazione, Valeria
Fascione, intervenuta alla presentazione del rapporto I-Com
sull'economia della Campania nel post pandemia, illustrato in
occasione dell'incontro 'L'innovazione oltre la ripresa. Gli
scenari della Campania al tempo del Pnrr'.
Dal rapporto si evince che la Campania è terza per numero di
start up. Fascione ha sottolineato come spesso le start up
costituite dai giovani puntano sull'innovazione, elemento che
rappresenta "un buon risultato delle nostre Università". E
proprio per favorire la nascita e la crescita di start up, la
Regione Campania ha stanziato 50 milioni di euro. "Non solo
abbiamo aiutato le start up finanziandole - ha evidenziato
Fascione - ma anche affiancandole nell'internazionalizzazione,
nel networking, nei progetti di ricerca. Tutte le nostre linee
di finanziamento inoltre hanno premialità per le start up perché
non c'è bisogno solo di farle nascere ma di farle crescere anche
perché costituiscono un elemento che accelera i processi di
innovazione delle grandi imprese e delle Pmi: quando si mette
una start up a contatto con una Pmi o con una grande impresa,
questi che sono soggetti un po' più lenti nella loro reattività,
accelerano i processi di innovazione e innovazione vuol dire
competitività che significa più addetti, più fatturato, più
Pil".
Dal rapporto emerge inoltre che la Campania è prima in Italia
per progetti candidati al Pnrr, un dato che secondo l'assessore
Fascione indica "un buon posizionamento e la dinamicità del
territorio, ma la sfida su cui siamo tutti concentrati è la
realizzazione degli interventi".
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