(ANSA) - NAPOLI, 17 MAG - "Va bene commemorare la figura di
mio padre Domenico Noviello, ma è arrivata anche l'ora che
qualcosa cambi a Castel Volturno (Caserta), dove mio padre aveva
il coraggio di fare impresa e dire di no a chi, come la camorra,
voleva controllarne il territorio. Da 14 anni vedo sempre lo
stesso abbandono e degrado, che non fanno altro che favorire la
criminalità organizzata. Questi eventi dovrebbero servire anche
per coinvolgere la cittadinanza, ma i cittadini, e i tanti
imprenditori del posto non ci sono". Non lascia nessun spazio
alla retorica Mimma Noviello, la figlia dell'imprenditore ucciso
il 16 maggio del 2008 a Castel Volturno dai killer dell'ala
stragista del clan dei Casalesi guidati da Giuseppe Setola
perché aveva denunciato gli estorsori della cosca.
Ieri Mimma ha partecipato alla commemorazione a piazzetta
Noviello a Baia Verde, località di Castel Volturno dove il papà
titolare di scuola guida fu massacrato dai proiettili dei sicari
della camorra che volevano vendicarsi della denuncia presentata
anni prima dallo stesso Noviello e dal figlio Massimiliano -
tuttora sotto scorta - e che era costata l'arresto di alcuni
esponenti del clan; presenti con Mimma la sorella Matilde e il
fratello Massimiliano (assente solo l'altra figlia di Noviello,
Maria Rosaria), le autorità politiche come il sindaco Luigi
Petrella, il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo e il Questore
Antonino Messineo, il Procuratore Aggiunto di Napoli Rosa Volpe,
associazioni come Libera, Comitato Don Diana e quella dei
familiari delle vittime innocenti della camorra, due classi
dell'istituto superiore Vincenzo Corrado di Castel Volturno.
(ANSA).
Imprenditore ucciso: figlia, fate qualcosa per Castel Volturno
"Abbandono e degrado lì dove faceva impresa e diceva nò a clan"
