Su iniziativa e proposta
dell'Assessore all'istituzione dell'Area Marina protetta Paola
Mazzina, con delibera di Giunta comunale 166/2021, la Città di
Capri si è costituita parte civile nel processo contro i
pescatori di datteri per affermare "il principio della tutela
e salvaguardia dell'habitat marino e dell'ecosistema dell'Isola
di Capri e rafforzare le attività giudiziarie intraprese".
Domani 14 settembre inizierà il processo che vede alla sbarra i
datterari che, secondo l'accusa, per anni hanno distrutto
l'habitat marino del Golfo di Napoli ed, in particolare, si
sono accaniti con la loro attività contro i Faraglioni di Capri.
"Nell'ambito delle misure volte a salvaguardare il nostro
mare ci siamo costituiti parte civile per vedere affermata la
responsabilità penale di persone spregiudicate che, per anni e
senza alcuno scrupolo, hanno depredato i simboli più
significativi della nostra Isola e con questa costituzione
intendiamo ottenere oltre ad una giusta punizione anche il
risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti",
spiega l'assessore Mazzina. "Stiamo mettendo in campo, senza
indugi e con determinazione, azioni concrete tese a dimostrare
che i tempi dell'utilizzo dissennato e criminale del nostro
patrimonio ambientale sono finiti e questo è chiaramente
dimostrato dall'avvio nel 2020 della procedura di
istituzionalizzazione dell'Area marina protetta, dal
posizionamento - quest'estate - prosegue della delimitazione
con boe della baia di Marina piccola per contrastare il
sovraffollamento di natanti che ormeggiano nella zona e
garantire la sicurezza e l'incolumità per la balneazione, ed
ora dalla costituzione di parte civile nel giudizio contro i
"datterari". Il sindaco di Capri Marino Lembo che ribadisce
"la necessità di porre in essere iniziative concrete e veloci
che servano a porre l'Isola di Capri come luogo attento alla
salvaguardia anche delle bellezze del mare"
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