Un'intera linea ferroviaria
cancellata, la Napoli-Pompei-Poggiomarino. La decisione
dell'Eav, l'azienda che gestisce la Circumvesuviana, suscita
indignazione e proteste tra i pendolari, lavoratori e studenti
universitari
rimasti a piedi. "Un provvedimento - dicono in tanti che si sono
recati in stazione e aver saputo del black out - incredibile.
Per una diatriba tra azienda e sindacati si fanno pagare le
conseguenze ai viaggiatori". Sui social i commenti si
moltiplicano. "Vergogna", scrive qualcuno. "Sono impazziti, come
facciamo ad andare a lavorare'", chiede un altro.
Enzo Ciniglio, rappresentante dei pendolari, scrive su Fb:
"questa è pura follia, inadeguatezza dirigenziale. Ci sono gli
elementi per una denuncia per truffa. Come fa un'azienda a
capitale pubblico con concessione di un servizio pubblico in
regime di monopolio ad annunciare prima l'incremento delle corse
e e quindi di fatto a rinnovare l'abbonamento e poi addirittura
taglia un'intera linea? Siamo in balia di folli". E la
situazione, oggi pesante, rischia di diventare drammatica con la
prossima riapertura delle scuole visto che migliaia di studenti
si spostano normalmente in treno per raggiungere le scuole.
E anche oggi la situazione è critica sul resto della rete. Due
corse mattutine cancellate senza preavviso, tra cui una lungo la
linea Napoli-Sorrento considerata strategica; altre 26 che
l'azienda indica come ''non garantite''; stazioni completamente
cancellate dal servizio oltre alla già annunciata soppressione
della tratta Napoli-Scafati-Poggiomarino. L'Ente Autonomo
Volturno che gestisce le tratte che collegano il capoluogo a
numerose città della provincia ha stigmatizzato ''l'improvviso
rifiuto di accettare le prestazioni straordinarie da parte di un
significativo gruppo di lavoratori afferenti al personale di
bordo''.
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