Il Tribunale del Riesame di Napoli
ha confermato la misura degli arresti domiciliari per la 44enne
commissaria della Polizia penitenziaria Anna Rita Costanzo,
finita agli arresti domiciliari il 28 giugno scorso nell'ambito
dell'indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria
Capua Vetere (Caserta) sulle violenze ai danni di detenuti
avvenute il 6 aprile 2020 al carcere sammaritano.
Nell'udienza di ieri, il legale della poliziotta, Vittorio
Giaquinto, aveva chiesto l'annullamento dell'ordinanza di
custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Santa Maria
Capua Vetere e la contestuale scarcerazione della Costanzo,
ritenendo insussistenti tanto le esigenze cautelari quanto i
gravi indizi di colpevolezza. Il difensore aveva evidenziato
come la Costanzo non fosse mai apparsa con il manganello nelle
immagini delle telecamere interne del carcere acquisite dalla
Procura, risultate determinanti per ricostruire quanto accaduto,
e che le contestazioni a suo carico si basassero sulle
dichiarazioni dei detenuti picchiati, che avevano raccontato di
averla vista con il manganello in mano ad impartire ordini ai
suoi uomini.
Per il gip però, la Costanzo, non solo avrebbe partecipato alla
perquisizione me ne avrebbe anche coordinato le attività.
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