"La contestazione della Procura di
Santa Maria Capua Vetere credo sia un atto dovuto dopo che sono
passati i sei mesi previsti dalla diffida inviata nell'ottobre
scorso. Ma io in questo periodo non ritengo di aver omesso
nulla, anzi ho lavorato per ottenere, e ci sono riuscito, un
finanziamento di oltre quattro milioni di euro per la scuola De
Amicis, al fine di poter effettuare i lavori di cui necessita. E
non credo di aver messo in pericolo chi frequenta l'istituto".
Così il sindaco di Caserta Carlo Marino commenta l'avviso di
conclusione indagini che la Procura ha emesso nei suoi
confronti, in cui si contesta la mancata esecuzione di opere
strutturali nello storico istituto comprensivo casertano, sotto
sequestro, ma con facoltà d'uso, dal novembre 2019, quando il
distacco di intonaco in alcune classe, dovuto ad infiltrazioni
d'acqua piovana dal tetto, costrinsero la Procura ad
intervenire; ieri i carabinieri sono tornati alla De Amicis
constatando che c'era stato un distacco di intonaco, così la
Procura ha revocato la facoltà d'uso ripristinando il sequestro
dell'intero primo piano.
"Presenteremo dettagliate memorie tecniche alla Procura" dice
Marino, presidente regionale dell'Anci, lanciando però un
allarme che coinvolge i suoi colleghi sindaci. "Io mi sono preso
la responsabilità di tenere aperto un istituto scolastico,
perché era sicuro, ma dopo questa indagine, quanti sindaci lo
faranno? E' probabile che preferiscano chiudere le scuole e
scaricare i problemi sui dirigenti scolastici, e a cascata su
studenti, docenti e famiglie". Marino ribadisce poi di non aver
omesso nulla. "Dopo l'invio della diffida ad eseguire i lavori -
spiega - mi sono attivato realizzando un progetto preliminare
sugli interventi alla De Amicis, quindi quello esecutivo e
partecipando al bando della Regione, che a gennaio 2020, ha
erogato 4,2 milioni di euro approvando il nostro progetto che
prevede il consolidamento strutturale, l'adeguamento sismico e
l'efficientamento energetico della De Amicis; ora siamo in
attesa del Decreto del Miur per poter fare il bando di gara e
partire. I tempi sono questi, ma intanto abbiamo fatto i lavori
alla palestra della De Amicis, ottenendone il dissequestro
definitivo, abbiamo fatto altri lavori di messa in sicurezza; il
Comune non ha la somma per poter effettuare opere strutturali,
per questo abbiamo chiesto i fondi alla Regione. Spiegheremo
tutto ciò alla Procura" conclude.
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