E' Domenico D'Andrea, 38 anni,
soprannominato Pippotto, il detenuto evaso a Perugia durante le
ore di lavoro esterno che svolgeva in una palazzina attigua al
carcere e comunque all'interno dell'area dove si trova il
complesso. Stava scontando l'ergastolo per l'omicidio di
Salvatore Buglione, dipendente comunale ucciso il 4 settembre
del 2006 a Napoli durante un tentativo di rapina mentre si
trovava nell'edicola della moglie in via Pietro Castellino, nel
quartiere collinare del Vomero. L'uomo tentò di reagire e fu
colpito mortalmente con una coltellata. Al fatto parteciparono
quattro giovani e tra questi, come hanno stabilito i giudici,
c'era anche 'Pippotto'.
Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti D'Andrea,
che doveva tornare a dormire in cella, ha scavalcato una
recinzione del carcere e si è poi allontanato. Tra le ipotesi
quella che la fuga possa essere legata a timori per una
possibile revoca del lavoro esterno. Non è ancora chiaro se
possa avere avuto qualcuno fuori dalla struttura detentiva che
lo ha agevolato nella fuga.
All'età di 13 anni Pippotto fu accusato di essere a capo di
una banda che rapinava motorini nei quartieri del Vomero e
dell'Arenella. Fu anche ferito a una gamba da un carabiniere
durante un tentativo di rapina. D'Andrea venne quindi ritenuto
responsabile di decine di rapine avvenute nel corso degli anni.
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