Parte da Piazza del Plebiscito a
Napoli la protesta dei lavoratori dello spettacolo viaggiante
(Luna Park, zoo, giostrine, parchi acquatici e tematici) con
flash mob ed occupazioni pacifiche di suolo pubblico programmate
contemporaneamente anche a Venezia, Bari, Bologna, Torino,
Cagliari, Milano, Firenze, Roma, Palermo, Perugia, Potenza. Sono
le città interessate dalla manifestazione nazionale indetta per
venerdì 26 marzo dall'ANESV, sigla dell'AGIS che raccoglie e
tutela tutte le imprese di questo settore. Un appuntamento che
pone all'attenzione delle istituzioni e dei cittadini la
drammatica condizione in cui versano, dopo più di un anno di
totale chiusura, 20.000 lavoratori (di cui oltre 3.500 solo in
Campania) impiegati nelle 5.000 imprese che gestiscono nel
nostro Paese i parchi di divertimento sia permanenti che
itineranti. "Irrilevanti gli aiuti - sottolinea Diego Guida,
tesoriere nazionale ANESV - nessuna agevolazione fiscale,
nessuna indicazione sulla possibile riapertura al pubblico. In
gioco c'è il futuro di migliaia di piccole e grandi imprese che
la pandemia ha costretto ad una serrata globale e che adesso si
vedono costrette a scendere pacificamente in piazza per
rivendicare i loro diritti".
Composto in genere da imprese familiari, il cui unico reddito è
costituito dalla gestione delle proprie attrazioni, il settore
dello spettacolo viaggiante è ormai al collasso.
"Sull'argomento abbiamo inoltrato da tempo le nostre richieste
alle Istituzioni - aggiunge Guida - e ci vediamo costretti a
ribadirle nelle piazze, chiedendo ai nostri governanti di
garantire sopra ogni cosa la possibilità, nel rispetto dei
protocolli di sicurezza, di farci tornare al nostro lavoro".
Sull'argomento interviene anche l'Unione Agis Campania
attraverso il suo presidente Luigi Grispello. "Sosteniamo le
legittime rivendicazioni delle imprese dello spettacolo
viaggiante - dichiara Grispello - e siamo certi che il valore,
culturale, ludico e sociale, di tali strutture sarà riconosciuto
e debitamente sostenuto dalle Istituzioni scongiurandone così
l'inevitabile rovina e proteggendo migliaia di posti di lavoro".
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