"La scomparsa del candelabro nella
Cappella Palatina di Palazzo Reale a Napoli mi lascia molto
stupito e preoccupato. Una situazione incresciosa che mina la
sicurezza dell'intero patrimonio artistico. È incredibile
pensare che, se non avessimo segnalato la cosa, nessuno se ne
sarebbe accorto o lo avrebbe reso noto. Come è possibile? Ed è
assurdo che ad aver sollevato la cosa sia stato io, per caso,
dopo una segnalazione. Mi appello al ministro Franceschini".
Così all'ANSA Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale
di Europa Verde che ieri, con una comunicazione alla direzione
di Palazzo reale, aveva chiesto notizie sulla vicenda della
quale oggi si occupano oggi organi di stampa. Secondo alcune
ipotesi, sottolinea Borrelli, i candelabri 'spariti' potrebbero
essere più di uno.
Aggiunge Borrelli: "Mi chiedo: come si fa a non sapere che
fine ha fatto un candelabro, non esiste un inventario? Non ci
sono controlli e telecamere interne? È stato rubato o spostato?
A questo punto siamo molto preoccupati per l'inestimabile
patrimonio artistico di Palazzo Reale. La sorte riservata al
candelabro potrebbe riguardare anche altri oggetti. Per questo
abbiamo inviato un sos urgente al ministro per i Beni e le
attività culturali affinché intervenga per la difesa e la tutela
di quei beni. Chiediamo una maggiore attenzione, augurandoci che
il caso del candelabro sia stato un episodio sporadico".
"Come se non bastasse, all'esterno di Pazzo Reale, la
scultura realizzata da Jago, "Look down", viene utilizzata come
puliscipiedi da chi pesta deiezioni canine, o per attaccare i
lucchetti dell'amore dai ragazzini. Tutelare il patrimonio
culturale - chiude Borrelli - deve essere una priorità
quotidiana".
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