Inseguono e terrorizzano un rider a
Napoli, c'è un nuovo video pubblicato sui social, ma stavolta
senza violenza fisica, dopo l'episodio avvenuto ai danni del
50enne picchiato e che si è visto sottrarre lo scooter da 6
persone. A denunciarlo è di nuovo il consigliere campano di
Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che pubblica le
immagini sulla sua pagina fb. "Ci hanno segnalato un video
pubblicato su Tik Tok dove alcuni ragazzi inseguono un rider -
spiega - 'Facendo rapine' scrivono come testo sul video, 'mo ce
lo facciamo', espressione dialettale che sta a significare 'ora
lo freghiamo, ora lo derubiamo'. Sono arrivati a prendersi gioco
di una vicenda drammatica. Purtroppo c'è una parte della società
che è malata, che esce la sera - in piena zona rossa - per
deridere e impaurire i rider che non fanno nient'altro che il
proprio lavoro".
"Quello che è accaduto a Gianni, il rider aggredito a Napoli,
è la rappresentazione delle difficoltà e dei pericoli che
quotidianamente siamo costretti ad affrontare. Il problema sta
nella mancanza di tutela e di diritti da parte delle istituzioni
e dello Stato. Noi lavoriamo con partita Iva, paghiamo le tasse
ma non abbiamo diritto a nulla, niente ferie, niente malattie,
nessun rimborso spese, nessuna esenzione. Vogliamo essere
tutelati ed avere diritti ed essere riconosciuti come
categoria", ha raccontato Emanuele Petrone, portavoce dei rider
di Glovo di Napoli centro, in un incontro con il consigliere
Borrelli.
"I rider vanno riconosciuti come categoria e tutelati.
Lavorano per 25 -30 euro al giorno con pioggia, freddo,
rischiando rapine ed aggressioni e spesso sono anche vittime di
ogni ordine di 'scherzo' - afferma Borrelli -. Questi lavoratori
devono potersi organizzare come categoria riconosciuta ed avere
diritti e rappresentati sindacali. Soprattutto durante il
lockdwn queste persone hanno lavorato duramente per portare
avanti il settore della ristorazione e distribuire le spese di
genere alimentari dai supermercati, hanno svolto un compito
essenziale e complicato, eppure nessuno ha riconosciuto i loro
meriti e la loro indispensabilità. Noi siamo dalla loro parte e
i batteremo per i loro diritti" conclude il consigliere
Borrelli.
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