''E' successo l'inferno.
Non so come ce la siamo cavata? Il nipote chiede scusa? Come si
fa? Poteva finire molto peggio''. A parlare è Vincenza De
Martino, circa 40 anni, appartenente alla famiglia finita nel
mirino di Marco Castiello, l'uomo che ad Afragola (Napoli) ha
sparato ferendo sei persone. Lei è stata colpita da alcune
schegge alla testa. Ora in lacrime racconta quanto accaduto e
mostra i colpi dei pallettoni sul muro del ballatoio e sulla
tenda.
''Eravamo appena tornati dall'ospedale dove avevamo portato
nostro figlio. Appena entrati con l'auto lui ha cominciato ad
inveire. Il cancello aperto? Non ci ha dato nemmeno il tempo di
chiuderlo. Io stavo salendo con mio figlio. L'altro mio ragazzo
era con mio marito che in un primo momento - racconta la signora
De Martino - ha fatto finta di niente. Poi non ho capito più
niente. Sentivo colpi dappertutto. Mi sono buttata a terra e ho
cercato di riparare mio figlio mentre gridavo a mio marito di
entrare dentro''. ''Quanti colpi? Non lo so, non me lo ricordo.
Siamo scioccati - dice - e non penso che dimenticheremo mai
quanto successo. Lui ha sempre tenuto da ridire, anche per un
nonnulla e quando ieri ha ricominciato non pensavo certo che
arrivasse a spararci addosso''.
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