"Il sacrificio dei coniugi
Aversa è stato come un seme ma ancora non ci siamo. Perché nei
rapporti della società attuale c'è sempre quell'atteggiamento di
servilismo. I coniugi Aversa sono dovuti morire per dimostrare
che c'è un altro modo di vivere. Il loro sangue sia seme per la
formazione di uomini migliori". A dirlo il vescovo di Lamezia
Terme, monsignor Serafino Parisi, nel corso della commemorazione
in Cattedrale per il 32mo anniversario dell'omicidio del
sovrintendente di Polizia Salvatore Aversa e della moglie Lucia
Precenzano, uccisi dalla 'ndrangheta il 4 gennaio 1992.
Il vescovo ha parlato di "una violenza praticata non solo
sulle persone, ma anche sulle prospettive della comunità". Sul
senso di giustizia ha poi affermato che "a volte si rende
necessaria la prova, so di dire una cosa che non è politicamente
corretta. Si viene barbaramente uccisi come i martiri come lo
sono stati Aversa e la moglie, ma il loro sangue non è sangue
sprecato".
"I coniugi Aversa - ha detto il questore di Catanzaro Paolo
Sirna - continuano a vivere nei nostri cuori e nel nostro
pensiero. Ringrazio il vescovo per le riflessioni da tradurre in
azioni positive e sconfiggere la mentalità criminale". Sirna ha
parlato di Lamezia e della Calabria come "una terra vessata"
ricordando anche gli altri morti di Lamezia. "Porto il saluto
del Capo della polizia che mantiene vivo il ricordo dei vostri
genitori - ha detto rivolgendosi ai figli dei coniugi Aversa,
Walter, Paolo e Giulia - Il nostro è un mondo che pratica la
giustizia. E quindi l'esempio che hanno dato in vita Aversa e la
sua amabile moglie dimostrano, insieme alla compostezza dei
figli, che c'è anche un agire per la legalità e la giustizia.
Noi non ci siamo arresi, abbiamo aperto le nostre porte a donne,
bambini a quanti vogliono rivolgersi a noi".
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, la
sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro, il procuratore di
Lamezia Salvatore Curcio, il prefetto Enrico Ricci, il
presidente del Tribunale di Lamezia Giovanni Garofalo, il
dirigente del commissariato Antonio Turi, i vertici di
Carabinieri, Guardia di finanza, Esercito e Polizia locale, il
sindaco Paolo Mascaro.
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