È ripreso in Corte d'Assise a
Cosenza il processo per l'omicidio del centrocampista della
squadra di calcio cittadina Donato "Denis" Bergamini, di Argenta
(Ferrara), di cui è imputata la ex fidanzata dell'epoca Isabella
Internò, accusata di omicidio volontario in concorso. Stamani è
stato sentito il cugino della donna, Dino Pippo Internò,
iscritto nel 2021 nel registro degli indagati per concorso nel
delitto. La sua posizione è stata poi archiviata dal pm Luca
Primicerio.
La Corte, presieduta dalla giudice Paola Lucente, ha sciolto
le riserve sollevate dalla difesa dell'imputata, stabilendo che
l'uomo poteva essere ascoltato in qualità di teste.
"Tutto quello di cui ci accusano - ha detto Internò - è pura
invenzione". Nel corso della lunga udienza sono state fatte
ascoltare intercettazioni telefoniche e ambientali. La parte
civile rappresentata dall'avvocato Fabio Anselmo, al termine
dell'udienza si è detto soddisfatto perché "il teste è
fondamentale in questo processo e ha ammesso una circostanza per
noi importante". L'avvocato si è riferito alla testimonianza di
Tiziana Rota, la quale ha dichiarato che una settimana prima
dell'omicidio, durante una conversazione, Isabella, riferendosi
ai cugini, le aveva detto "zitta che se sanno che Denis mi ha
lasciata lo ammazzano".
Dino Pippo Internò in aula ha parzialmente confermato,
rispondendo che si tratta "di modi di dire".
Al momento Isabella Internò non ha intenzione di sottoporsi
all'esame, ma "non escludo - ha detto il suo difensore,
l'avvocato Angelo Pugliese - che possa cambiare idea, certamente
rilascerà dichiarazioni spontanee alla fine". La difesa
scioglierà ulteriori dubbi entro il 18 settembre. Il processo
riprenderà il 26 settembre.
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