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Sequestrate aree demaniali a Catanzaro lido, due denunce

Sequestrate aree demaniali a Catanzaro lido, due denunce

Sigilli Guardia costiera a strutture adibite a cantiere nautico

CATANZARO, 27 giugno 2023, 15:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un'area demaniale marittima della superficie di oltre 2.400 metri quadrati adibita a cantiere nautico e un'altra struttura similare sono stati sequestrati, in due distinte attività, dalla Guardia costiera di Catanzaro Lido che ha denunciato due persone.
    Nel corso degli accertamenti svolti dagli uomini dell'ufficio locale marittimo si è constatato che all'interno di un'area demaniale veniva esercitata attività di alaggio, rimessaggio, ricovero annuale di unità nautiche e annesso servizio di officina, in difformità del titolo concessorio, avente ad oggetto esclusivo attività di Protezione Civile e soccorso nautico. Il controllo ha permesso di verificare che nell'area, gestita da un'associazione, veniva effettuata attività di gestione dei rifiuti in assenza di autorizzazione e con smaltimento illecito degli scarti derivanti dalle attività di manutenzione e officina delle unità da diporto. Alla luce di quanto accertato, il personale ha denunciato il presidente dell'associazione in qualità di titolare della concessione demaniale.
    Successivamente, sempre nell'ambito dei controlli, sono stati apposti i sigilli su un'altra area demaniale marittima, della superficie di 2.812 metri quadri circa, per la quale il titolare della ditta lì allocata era in possesso di un'autorizzazione rilasciata dal Comune allo scopo di adibirla all'attività di rimessaggio e su un'area demaniale marittima di mq. 500,00 circa, da adibire a temporaneo appoggio delle barche da alare e varare. Dal controllo è emerso che nell'area veniva esercitata un'attività non autorizzata di riparazione e rimessaggio di imbarcazioni da diporto, accertando anche la presenza di rottami di motori ed imbarcazioni, alcune con scafo in vetroresina combusto, ed altri rifiuti inerenti l'attività.
    Inoltre, mancavano un sistema per la canalizzazione delle acque, le pavimentazioni o le pedane su cui sistemare i natanti ed i rottami e che, nel contempo, si attuava un illecito trattamento e sversamento di rifiuti, tra cui gli olii esausti delle unità da diporto. Denunciato il titolare dell'attività.
   

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