"Tutti a Civita continuiamo a
ricordarci di quanto successo quel tragico 20 agosto di quattro
anni fa. Cerchiamo di reagire ma, purtroppo, siamo costretti a
farlo solo con le nostre forze, siamo stati abbandonati da
tutti". Questo lo "sfogo" del sindaco di Civita Alessandro Tocci
affidato ai giornalisti, questa mattina, a margine della
celebrazione della Santa messa in ricordo delle 10 vittime, nove
escursionisti e una guida, che il 20 agosto di 4 anni fa furono
travolte da un'onda di piena anomala nelle Gole del Raganello.
La Divina Liturgia si è svolta nella Chiesa Parrocchiale "Santa
Maria Assunta" ed è stata officiata da Papas Vincenzo
Carlomagno. Una Divina Liturgia con l'assenza completa delle
diverse istituzioni.
"Continuiamo ad avere un sequestro preventivo sulle gole - ha
sostenuto il sindaco Tocci - e sicuramente quello probatorio ci
doveva essere. Ma a distanza di quattro anni non può esistere,
secondo me, un sequestro preventivo su delle gole che sono un
bene demaniale oltre ad essere un bene dell'umanità. Un
comportamento totalmente differente di quanto avvenuto di
recente per la tragedia consumatasi sulla Marmolada dove il
Procuratore ha dichiarato che si è trattato di un evento
imprevedibile e ha dato mandato al sindaco di operare per la
sicurezza di quei luoghi. Per Civita è successo, forse, il
contrario".
Tocci, nel ribadire che su quanto successe il 20 agosto del 2018
" è calato un po' di silenzio", ha concluso "io non voglio
giustizia, ma verità; e la verità, se si leggono le carte, è
molto semplice".
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