Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sequestro Morandi Catanzaro: in sette rinviati a giudizio

Sequestro Morandi Catanzaro: in sette rinviati a giudizio

Decisione del Gup, ci sono funzionari Anas e due imprenditori

CATANZARO, 21 aprile 2022, 10:14

Redazione ANSA

ANSACheck

Sette tra funzionari Anas, imprenditori e dipendenti di società sono stati rinviati a giudizio nel procedimento scaturito dall'operazione "Brooklyn" sui presunti illeciti nei lavori di manutenzione straordinaria del ponte "Morandi", principale strada di accesso al centro di Catanzaro, e di un tratto della strada statale 280 "dei Due Mari", arteria che collega il capoluogo allo snodo autostradale di Lamezia Terme. Lo deciso - scrive la stampa locale - il gup di Catanzaro Chiara Esposito.
    A processo, che inizierà il primo di giugno, andranno gli imprenditori Eugenio e Sebastiano Sgromo, di 52 e 55 anni; gli ingegneri Anas Franco Pantusa, di 39 anni, e Silvio Baudi, di 43; il geometra Gaetano Curcio (42); l'ispettore della guardia di finanza Michele Marinaro (52) e Rosa Cavaliere (54). Le accuse, a vario titolo, sono trasferimento fraudolento di valori, auto-riciclaggio, corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture, con l'aggravante di aver agevolato associazioni di tipo mafioso.
    Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di finanza nell'inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro, gli imprenditori avrebbero costituito delle società intestandole fittiziamente a una loro collaboratrice, la Cavaliere, pur mantenendone il controllo di fatto e attraverso una di queste gli Sgromo sarebbero riusciti a infiltrarsi nei lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del calcestruzzo del ponte Morandi e di rifacimento dei muri di contenimento di un tratto della strada statale "dei Due Mari". Inoltre, con la presunta complicità del direttore dei lavori dei tecnici Anas avrebbero iniziato a utilizzare nelle lavorazioni un tipo di malta di qualità scadente, ma più economico di quello inizialmente utilizzato. Il tutto potendo contare su una talpa all'interno della Procura di Catanzaro, l'ispettore della Guardia di finanza, che avrebbe orientato le indagini facendo passare i due imprenditori come vittime dei clan lametini. In cambio, secondo l'accusa, avrebbe ottenuto varie utilità tra cui il trasferimento dalla Dia di Catanzaro alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza