Si cerca di tornare lentamente
alla normalità nel quartiere Siano di Catanzaro a ridosso della
pineta devastata dagli incendi. Ancora presto per procedere ad
una conta dei danni che, comunque, si prevede saranno ingenti.
Dopo le ore di apprensione e paura vissute ieri, anche fino a
tarda ora, quando i roghi sembravano non concedere tregua, la
notte nella zona della città trasformatasi, suo malgrado, nella
trincea avanzata del fonte di fiamme che ha accerchiato per due
giorni tutta l'area urbana del capoluogo, è trascorsa in maniera
relativamente tranquilla. Rimane ancora la cappa di fumo che da
giorni ormai avvolge l'intero centro abitato senza risparmiare
la zona nord e il centro della città. Stamattina resiste qualche
piccolo focolaio tenuto sotto stretta osservazione dai vigili
del fuoco e dalle forze dell'ordine che hanno presidiato
ininterrottamente l'intera zona.
I momenti di maggiore pericolo sono stati quelli vissuti dai
residenti dell'area di San Cono, località dove sorge una
struttura di call center della Telecom, nella parte alta. Qui,
alcune famiglie sono state invitate ad allontanarsi in via
precauzionale. Rientrato anche l'allarme per una possibile
evacuazione di alcune abitazioni del centro storico del
quartiere. Le fiamme hanno interessato pure l'area nei pressi
del carcere "Ugo Caridi".
Evidente la ferita al patrimonio ambientale. Quello che si
delinea per l'ex pineta è, infatti, uno scenario quasi
spettrale. Dopo circa 48 ore di fiamme, solo cenere e
devastazione che non hanno risparmiato l'area pic-nic e giochi
molto frequentata dai catanzaresi, coprono tutto lasciando
spogli gli alberi ad alto fusto di cui rimangono ormai solo i
tronchi.
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