Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sversavano rifiuti pericolosi,sequestro

ambiente

Sversavano rifiuti pericolosi,sequestro

Obblighi dimora per due dirigenti società gestione strutture

BISIGNANO (COSENZA), 14 febbraio 2020, 09:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

I Carabinieri Forestale di Cosenza, con il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno sequestrato l'impianto di trattamento rifiuti liquidi speciali di proprietà della Consuleco srl e il depuratore comunale ubicati nel comune di Bisignano, in provincia di Cosenza.
    L'attività investigativa ha portato all'emissione di due misure cautelari di obbligo di dimora nei confronti dell'amministratore e del direttore generale della Consuleco srl, società affidataria anche della gestione dell'impianto comunale di Bisignano ai quali è stato contestato il reato di inquinamento ambientale. Secondo quanto emerso dalle indagini i due, fornendo illecite direttive ai dipendenti, anch'essi indagati, si sono resi responsabili del reiterato sversamento nel fiume Mucone di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi. Sono in corso perquisizioni e sequestri di materiale probatorio presso tredici siti industriali ubicati in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza