Il 36,6% dei
reati di matrice economica ufficialmente denunciati in Calabria
afferisce alla tipologia delle frodi e dei delitti informatici,
un ulteriore 36,4% origina dalla presenza di forme spia della
criminalità organizzata come minacce, estorsioni e usura;
seguono, poi, i furti in esercizi commerciali che si attestano
al 12,6% dei reati economici ed i reati di ricettazione che
costituiscono il 6%. Lo rivela un rapporto presentato da
Unioncamere a Lamezia nel Forum regionale dell'economia 2016 su
"Illegalità economica e sicurezza del mercato in Calabria".
Altro è quello della corruzione le cui conseguenze "sono
disastrose e vanno ben al di là di ciò che generalmente si
considera il danno provocato". Inoltre viene fatto rilevare che
"secondo i dati della Ragioneria di Stato sulla 'spesa statale
regionalizzata' del 2014, la spesa per abitante in Calabria
ammonta a 4.143 euro superiore alla media nazionale di 531 euro,
ma il dato peggiora se si confronta con il Pil della regione".
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