Un clan specializzato nel traffico
di droga che aveva la disponibilità di "una imponente piazza di
spaccio", a Policoro (Matera), "con un portfolio 'clienti' di
circa 100 unità": è stato l'obiettivo di un'operazione della
Polizia che, stamani, ha portato all'esecuzione di 14 ordinanze
di custodia cautelare in carcere e dieci obblighi di dimora e di
presentazione alla polizia giudiziaria, nell'ambito di
un'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia
di Potenza.
Le indagini - che si sono mosse anche in un contesto fatto di
omicidi e atti violenti - cominciarono nel 2019 e si
concentrarono su estorsioni e altri delitti contro il patrimonio
e la persona, ma presto gli investigatori si accorsero
dell'esistenza di "un'omologa associazione a delinquere
finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti"
(cocaina, eroina e hascisc, oltre alla coltivazione,
trasformazione e commercio di marijuana). La base operativa era
una piazza di spaccio con almeno 100 clienti, a Policoro. Il
traffico si è svolto con collegamenti fra due clan di Policoro,
uno di Potenza, cosche della 'ndrangheta e "sodalizi mafiosi
pugliesi". Il principale "canale di rifornimento" partiva dal
quartiere "Japigia" di Bari.
L'inchiesta è basata anche su "dichiarazioni etero e auto
accusatorie rese da alcuni collaboratori di giustizia" e ha
fatto luce anche su "affiliazioni di tipo 'ndranghetista con le
relative doti criminali ricevute negli anni" dal clan di
Policoro protagonista - secondo l'accusa - del traffico di
stupefacenti. La Procura distrettuale antimafia di Potenza ha
ribadito che la presenza della criminalità organizzata in
Basilicata "rappresenta una realtà" che non dovrebbe lasciare
spazio a "pericolose sottovalutazioni del fenomeno".
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