E' fissata per sabato 11 maggio,
nella Basilica papale di San Paolo fuori le mura, a Roma, la
solenne cerimonia di lettura e consegna del decreto di
venerabilità di Francesca Lancellotti, nata a Oppido Lucano
(Potenza) il 7 luglio 1917 e morta nella Capitale il 4 settembre
2008.
La cerimonia prevede la "presentazione delle virtù eroiche
della venerabile" e una concelebrazione eucaristica alla quale
parteciperà l'arcivescovo di Acerenza (Potenza), monsignor
Francesco Sirufo. Successivamente, nella chiesa di Santa Maria
ai Monti è prevista una preghiera sulla tomba della venerabile.
Francesca Lancellotti manifestò fin da bambina una "spiccata
devozione" alla Madonna venerata nel Santuario del Belvedere, a
circa tre chilometri da Oppido, dove andava ogni giorno.
"Costretta dal padre a sposarsi", contrariamente al suo
desiderio di consacrarsi a Dio in un istituto religioso, ebbe
due figli che educò insieme al marito "in un clima di amore e
serenità". La sua "vita di preghiera e la sua "concreta carità,
specie durante la Seconda Guerra Mondiale", attirarono tante
persone. Il 7 luglio 1956 ebbe "una straordinaria esperienza
mistica" con "la visione dell'Arcangelo Michele" che le disse di
trasferirsi a Roma, dove giunse con la famiglia nel 1960,
abitando nel quartiere di Primavalle, poi vicino al Pantheon e
successivamente in via del Seminario. Partecipò agli "sforzi
della diocesi di Roma nell'affrontare la crisi morale e
materiale" esistente, dedicandosi "a soccorrere le fragilità di
tanta gente bisognosa di aiuto morale e materiale". In 46 anni
di vita a Roma aiutò tante persone provate dalla vita con i suoi
"singolari carismi", ottenendo anche "eventi straordinari, come
guarigioni fisiche e morali", e trasformando la sua casa in "un
punto di riferimento spirituale per la Capitale". E' morta il 4
settembre 2008 nell'ospedale San Giovanni: i funerali furono
celebrati nella chiesa di Santo Spirito in Sassia "con molta
partecipazione di popolo".
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