Zero morti sul lavoro: è questa la
prima e più urgente rivendicazione sindacale che ha spinto Cgil
e Uil Basilicata ad aderire alle quattro ore di sciopero
nazionale. Le sigle sindacali di ogni categoria si sono riunite
stamani, a Potenza e a Matera, per ribadire il loro "adesso
basta" rispetto a una serie di ragioni che sono state spiegate
dai segretari regionali di Uil, Vincenzo Tortorelli, e Cgil,
Fernando Mega: "La tragedia in Emilia Romagna - è stato detto -
non è la sola che purtroppo accade quotidianamente in Italia ed
il rischio che stiamo correndo è che queste diventino notizie
solo se a morire sono più di tre persone. In Basilicata nel solo
2023 sono decedute sul lavoro dieci persone e non è un dato di
poco conto, visto che in scala nazionale su un rapporto tra
abitanti e lavoratori siamo in 'zona rossa'".
Non solo sicurezza, al centro delle rivendicazioni c'è stata
anche la richiesta di una "giusta riforma fiscale", tra le altre
proposte, attraverso "la riduzione della tassazione sul lavoro
dipendente e per i pensionati, l'abolizione della flat tax e la
detassazione degli aumenti contrattuali". Sui temi di natura
regionale, legati anche alla tornata elettorale del 21 e 22
aprile, Tortorelli ha concluso: "Fino ad oggi abbiamo fatto un
fiume di proposte su tutto, dalla sanità, al lavoro, alle aree
interne, alle attività produttive. Non sono mai state accolte".
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