Tre interdittive antimafia sono
state firmate oggi dal prefetto di Potenza, Michele Campanaro,
"nei confronti di due società con sede legale nel capoluogo,
operanti nel settore delle attività di estrazione, fornitura e
trasporto di terra e materiali inerti e dei noli a caldo ed una
società con sede legale a Palazzo San Gervasio (PZ), operante
nel settore dell'autotrasporto per conto terzi". Lo ha reso noto
la stessa prefettura.
"I provvedimenti - è scritto nella nota - sono stati adottati
a seguito delle verifiche sulla richiesta di iscrizione
nell'elenco dei fornitori, dei prestatori di servizi e degli
esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione
mafiosa. Gli esiti dell'istruttoria, con le valutazioni del
gruppo interforze antimafia che opera in prefettura, hanno
accertato l'esistenza, attraverso legami familiari e di
conoscenza, di elementi sintomatici di un pericolo di
infiltrazione mafiosa, con possibile condizionamento delle
scelte imprenditoriali, considerata la contiguità con elementi
appartenenti a sodalizi criminali" operanti a Potenza e in
provincia di Foggia.
Campanaro ha sottolineato che i settori in cui operano le
società raggiunte dalle interdittive sono "in assoluto tra
quelli a più elevato rischio di condizionamento e permeabilità
da parte di segmenti criminali". Dall'inizio del 2024, il
prefetto di Potenza ha adottato sette interdittive antimafia
(48, in totale, da gennaio del 2022).
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