Rafforzare, attraverso la
collaborazione con le forze di polizia, le misure di sicurezza
anticrimine nel settore bancario, la prevenzione dei reati
predatori ai danni di banche e clientela, degli atti vandalici e
terroristici, delle aggressioni al personale non a scopo
predatorio: è questo l'obiettivo del protocollo di intesa,
firmato oggi, a Potenza, dal prefetto del capoluogo, Michele
Campanaro, e dal coordinatore Ossif, centro di ricerca Abi per
la sicurezza anticrimine, Marco Iaconis, e che dà seguito a
un'intesa nazionale di dicembre del 2022.
Per la "cyber physical security", l'autodifesa attraverso lo
sviluppo di dispositivi interni, sul territorio della provincia
di Potenza sono coinvolti 12 istituti bancari (Monte dei Paschi
di Siena, Monte Pruno, Bnl, Popolare di Bari, Popolare di Puglia
e Basilicata, Bpm, Bcc Basilicata, Bper, Compass, Credito
Emiliano, Intesa San Paolo e Unicredit) che possono scegliere
cinque delle 17 misure di prevenzione inserite nel protocollo,
di durata biennale, che si è reso necessario sia per
l'esposizione al rischio da parte degli istituti e della
clientela, sia per l'evoluzione del numero dei reati commessi in
tale ambito.
"C'è una valutazione del rischio fatta dalle banche e su di
essa si stabiliscono le misure più idonee - ha spiegato Iaconis
- per rendere meno probabile l'evento criminoso e le conseguenze
che si possono avere su dipendenti e clientela. Tra esse la
macchiatura e la tracciabilità delle banconote, banconi
blindati, sistemi di allarme, anticamuffamento, vigilanza".
"Dopo il protocollo firmato con Poste Italiane - ha aggiunto
Campanaro - oggi lo facciamo con le banche e prossimamente con
gli operatori del commercio in un contesto dove sono già alti i
livelli di sicurezza, ma dove non va mai abbassata la guardia".
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