Bisogna passare "dalla logica
dell'ormai a quella dell'eppure": è il messaggio lanciato oggi
ai sacerdoti, "missionari del quotidiano" dall'arcivescovo
metropolita di Potenza, Muro Lucano e Marsiconuovo, monsignor
Salvatore Ligorio, all'omelia della sua ultima Messa crismale.
Il prossimo 18 maggio, come ha ricordato lui stesso, a
mosignor Ligorio succederà padre Davide Carbonaro, che sarà
ordinato vescovo a Roma il 4 maggio. Rivolgendo ai preti e ai
diaconi, monsignor Ligorio ha rivolto l'appello "ad avere
fiducia" per superare la "delusione e stanchezza riscontrate
nelle parrocchie, tra i sacerdoti, per l'avanzare della
secolarizzazione che rende difficile e arduo l'apostolato anche
nella nostre contrade: la vita di fede - ha spiegato
l'arcivescovo - non struttura più la vita quotidiana come una
volta. Prevale la logica del supermercato anche in ambito
religioso, che porta a scegliere le offerte ritenute più utili
al benessere della singola persona".
Di conseguenza, c'è il rischio "che ci si accontenti
dell'esistente, abbandonandosi alla 'logica dell'ormai'",
ignorando che "esistono tanti 'capolavori della grazia' che
rimangono nel segreto delle nostre mura domestiche. Eppure non
poche famiglie vivono secondo la logica del Vangelo, eppure
tanti ragazzi scelgono di offrire il loro servizio nelle varie
forme associative". Invitando quindi a passare dalla "logica
dell'ormai alla logica dell'eppure", monsignor Ligorio ha
sottolineato che "Dio non ha ritirato da noi il suo sguardo. La
vocazione è sì irrevocabile ma è custodita in vasi di creta".
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