"Alzare la testa è un segnale che
la Basilicata può e deve dare. Ognuno si prenda le proprie
responsabilità con coraggio, giustizia e autorevolezza e così
avremo una comunità più vera": è questo il messaggio che
l'arcivescovo metropolita di Potenza, monsignor Salvatore
Ligorio, ha lanciato nel consueto incontro prenatalizio con i
sindacati di Basilicata.
Il riferimento del presule è alla protesta "anti scorie
nucleari" di 20 anni fa: "La Basilicata è capace, non deve
temere. Quando nel 2003 ha messo fuori la testa, è insorta, ha
vinto per la forza della nostra comunità", ha aggiunto.
Riferendosi all'attività sindacale, Ligorio ha sottolineato come
"la pluralità se ascoltata, è ricchezza. Restate sulle vostre
posizioni, ma convergete sull'unità che è rappresentata dalle
persone, dalla loro dignità. Se ciò non dovesse accadere diventa
tutta falsa teoria". Sulle prossime elezioni regionali e
sull'apertura della campagna elettorale, l'arcivescovo ha detto:
"Si iniziano ad affilare le armi: confrontatevi sui progetti,
non sulle persone. E devono essere progetti a lunga scadenza, di
cui questa regione possiede le radici. Bisogna saperli
individuare. Evitiamo favoritismi - ha proseguito - e pensiamo a
progetti che siano determinati dall'onestà che vi aiuti al bene
comune, non fermandovi all'individualità del pensiero.
L'attenzione della politica - ha concluso - sappia esprimere
fondamentalmente la ricchezza che possiede questa regione in un
discernimento capace di convogliare, al di là dell'interesse
personale, il bene della comunità: è questa la forza vincente
della politica che attendiamo". Nel saluto di benvenuto, i
segretari regionali della Cgil, Fernando Mega, della Uil,
Vincenzo Tortorelli, e Luana Franchini, in rappresentanza della
Cisl, hanno evidenziato in maniera comune "la vicinanza della
Curia ai problemi dei lavoratori, l'unione di intenti nella loro
tutela e per rendere il lavoro in Basilicata meno povero".
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