E' stato presentato nel
pomeriggio, a Potenza, il libro "Dallo scudetto ad Auschwitz. La
storia di Arpad Weisz, allenatore ebreo" del giornalista,
presidente della Lega Pro, Matteo Marani. "E' il frutto - ha
detto l'autore - di diversi anni di ricerche e archivi, viaggi e
studi. Si è composto pezzo per pezzo un grande puzzle che è la
storia non solo di un uomo, ma di una famiglia. Una storia che
nella nostra contemporaneità ci deve far capire quanto il
pericolo dell'odio, della violenza della discriminazione, del
disinteresse possa generare mostri".
Marani è stato protagonista di una serata in cui hanno
partecipato al dibattito - moderato dal giornalista Francesco
Loscalzo - il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi,
il prefetto del capoluogo, Michele Campanaro, e vari addetti ai
lavori del mondo del calcio, tra i quali il vicepresidente dei
direttori sportivi, Rocco Galasso. "Weisz - ha concluso Marani -
è stato un grande innovatore che ha cambiato la storia del
calcio, anche nella metodologia. Questa storia è nata a 200
metri dalla mia abitazione a Bologna ed è un ammonimento per
tutti. E' capitato in Italia, a Bologna, nel calcio, eppure è
stato rimosso dalla memoria per i 70 anni successivi".
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