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ANSAcom - In collaborazione con Intrum
L’inflazione elevata e l’aumento dei tassi d’interesse hanno reso la vita quotidiana degli italiani più difficile, con quasi due italiani su 10 costretti a spendere al mese più di quello che guadagnano. È quanto emerge dallo European Consumer Payment Report, realizzato da Intrum, secondo cui circa metà (51%) degli intervistati (20.000 in 20 Paesi) afferma di avere meno denaro a disposizione dopo aver acquistato i beni essenziali e pagato le bollette. Se il 59% degli italiani non riesce a risparmiare nulla, spendendo l’intero stipendio per arrivare a fine mese, il 17% deve addirittura attingere ai propri risparmi, o chiedere dei prestiti, perché spende più di quanto guadagni, con quasi un intervistato su 5 che afferma di aver chiesto un prestito negli ultimi 6 mesi per pagare le bollette e il 25% potrebbe contrarre nuovi debiti per pagare le spese quotidiane. Il 68% sta cercando di tagliare le spese di tutti i giorni e il 60% dovrà attingere ai propri risparmi per far fronte alle spese essenziali e alle bollette; mentre guardando alle festività alle porte, il 71% potrebbe cancellare le spese per le vacanze, mentre il 77% afferma che potrebbe spenderemeno per il Natale. La ricerca di Intrum mostra che nell’ultimo anno il 28% dei consumatori non ha rispettato la scadenza del pagamento di almeno una bolletta. I pagamenti tardivi e mancati stanno diventando un fenomeno endemico e anche i comportamenti sociali sembrano evolvere. Così uno su tre (30%) afferma che si sentirebbe oggi meno in colpa di un anno fa per aver saltato il pagamento di una bolletta. Tutto questo porta a un pessimismo sul futuro, perché se un terzo dei consumatori (32%) crede che la sua situazione finanziaria migliorerà nei prossimi 12 mesi, ben due consumatori su tre (67%) ritengono che sarà difficile diventare benestanti a prescindere da quanto si impegneranno nel loro lavoro o da quanto cercheranno di risparmiare per il futuro.
ANSAcom - In collaborazione con Intrum
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