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ANSAcom - In collaborazione con Rilegno
Nel 2022 sono state rigenerate 903.041 tonnellate di imballaggi in legno usati, principalmente costituiti da pallet, pari a circa 70 milioni di unità. E' quanto sottolinea Rilegno in una nota, spiegando come il sistema ogni anno riesca ad avviare a riciclo quasi due milioni di tonnellate di legno ma, al contempo, "la filiera della rigenerazione e del riuso ha raggiunto numeri importanti".
Una analisi del Politecnico di Milano stima un impatto economico pari a 1.310 milioni di euro. Il contributo maggiore è dato dall’indotto dei salari, come diretta conseguenza della natura labour intensive dell’attività di riparazione. Sono infatti 4.481 i posti di lavoro complessivamente sostenuti in Italia. Quanto alle ricadute ambientali lo studio indica come la rigenerazione dei pallet abbia consentito un "risparmio nel consumo di Co2 pari a 842.767 tonnellate, rispetto a uno scenario in cui questo legno venga utilizzato per produrre energia".
"Il riuso degli imballaggi in legno in Italia è ormai una realtà consolidata e le novità che verranno introdotte dal nuovo regolamento europeo, pur con le auspicabili modifiche che tengano conto della specificità della materia legno, non ci devono fare paura", dichiara il presidente di Rilegno Nicola Semeraro. "Abbiamo le capacità e le competenze - sottolinea - per continuare a garantire l’eccellenza di un sistema di riuso e riciclo del legno che è riconosciuta a livello internazionale".
La proposta di regolamento Ue sugli imballaggi, che sarà votata dal Parlamento europeo il prossimo 22 novembre, ha alimentato in Italia un ampio dibattito su riuso o riciclo come se fossero alternative in competizione tra loro. In realtà, spiega Semeraro, nel nostro Paese fin dal 1997 il decreto Ronchi, che disciplinava la gestione dei rifiuti, ha stabilito quattro priorità da perseguire: prevenire, recuperare, riutilizzare e riciclare.
"Nella sfida della sostenibilità degli imballaggi una fase importante dunque è quella della rigenerazione e riutilizzo, durante la quale l’imballaggio viene verificato e riparato con l’obiettivo di immetterlo nuovamente sul mercato per essere riutilizzato, fase che viene prima del riciclo". "Queste quattro priorità rappresentano le linee guida che Rilegno persegue tutti i giorni, in un approccio fortemente rivolto alla realizzazione concreta dell’economia circolare e della sostenibilità, così da consentire un infinito ritorno in vita del materiale", conclude Semeraro. Rilegno, il consorzio che si occupa della raccolta e del riciclo degli imballaggi in legno in Italia, conta 1.971 consorziati, 378 piattaforme di raccolta e 12 aziende riciclatrici.
ANSAcom - In collaborazione con Rilegno
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